I voti delle prove scritte alla Maturità già disponibili per la metà degli studenti: al via gli orali
Continuano gli esami di Maturità 2023 per oltre 500mila studenti italiani. Quasi 2 maturandi su 3 hanno già potuto conoscere i punteggi delle due prove scritte, il tema d'italiano tenutosi il 21 giugno e la prova d'indirizzo, fondamentali per il calcolo del voto finale. E, per oltre la metà delle classi di quinta superiore, i colloqui orali sono iniziati nel primo giorno utile, e cioè oggi, lunedì 26 giugno, o partiranno al massimo domani, martedì 27. Tra la pubblicazione dei risultati e l’avvio degli orali, infatti, devono passare almeno due giorni lavorativi.
È quanto emerge da un sondaggio condotto da Skuola.net: il 51% dei 3.500 maturandi intervistati ha affermato di aver già conosciuto i risultati degli scritti e di aver cominciato gli orali. Un altro 19% partirà subito dopo (tra il 28 e il 29 giugno). Solo il 30% dovrà attendere ancora.
Ad agevolare la velocizzazione delle procedure, oltre alla solerzia delle commissioni, ha contribuito il sempre più massiccio ricorso alla tecnologia per le comunicazione scolastiche. Ben il 55% dei maturandi che hanno ricevuto l’esito degli scritti ne è venuto a conoscenza attraverso il registro digitale, sostenendo che (perlomeno nelle prime ore) i punteggi si potevano trovare solo online; il 39% ha invece detto che i quadri sono apparsi contemporaneamente sul registro elettronico e sulle bacheche di scuola; appena il 6% è stato costretto a recarsi fisicamente nel proprio istituto.
I maturandi, tuttavia, non hanno esattamente brillato nelle due prove scritte della Maturità 2023. Sommando entrambe le prove, solamente 1 su 4 ha ottenuto un punteggio complessivo d’eccellenza (tra il 35 e il 40), un altro quarto si è fermato attorno a un “buono-molto buono” (tra i 30 e i 34 punti), il 31% tra il “sufficiente” e il “più che sufficiente”, mentre oltre 1 su 6 non è riuscito a raggiungere la sufficienza (restando al di sotto dei 24 punti, considerati la soglia minima).
Ora la testa degli studenti è tutta sugli orali. Con un vero, grande avversario: il materiale preparato dalla commissione per far partire il colloquio multidisciplinare, spauracchio dichiarato per oltre la metà (53%). Subito dietro si piazzano le domande dei professori delle varie materie, temute più di ogni altra cosa da 1 su 3. Spaventano decisamente meno le domande di Educazione Civica e la relazione sul PCTO (l’ex alternanza scuola lavoro).