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I tre operai Alcoa scendono dalla torre, conclusa la loro protesta

Si sono arresi dopo quattro giorni i tre operai sardi dell’Alcoa saliti a 70 metri d’altezza su un silo. Uno di loro aveva avuto dei malori.
A cura di Susanna Picone
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Si sono arresti dopo quattro giorni i tre operai sardi dell’Alcoa saliti a 70 metri d’altezza su un serbatoio d’acqua. Uno dei tre aveva nuovamente avuto un malore.

Si sono arresi dopo quattro giorni e quattro notti all’addiaccio, in alto a 70 metri su un serbatoio d’acqua, tre degli operai dello stabilimento sardo Alcoa che in questo modo stavano portando avanti la loro protesta. Hanno deciso di scendere dal silo nel giorno in cui dai vertici Alcoa hanno fatto sapere che nessuno è interessato all’acquisto dello stabilimento, una pessima notizia per quanti sono preoccupati per il loro futuro lavorativo. La decisione dei tre operai, che nei giorni scorsi si erano detti pronti a tutto, deriva soprattutto dalle loro condizioni di salute. Uno dei tre si era già sentito male ieri ed era stato necessario l’intervento di un medico sulla torre, oggi avrebbe nuovamente avuto un malore. Ragion per cui intorno alle 18.15 di oggi i tre hanno iniziato la loro discesa, abbandonando il presidio.

Lunedì la manifestazione di Roma – Gli operai hanno così accolto anche la richiesta dei sindacati che, sebbene li appoggiavano, erano preoccupati proprio per le loro condizioni di salute. La protesta dei lavoratori continua lunedì a Roma, dove arriveranno dalla Sardegna circa 500 operai dello stabilimento, tra i quali ci saranno probabilmente anche i tre del silo, che sfileranno in corteo ai margini del centro della città prima di raggiungere la sede del Ministero dello Sviluppo economico e attendere lì gli esiti dell’incontro per il futuro del loro stabilimento.

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