I traduttori volontari che aiutano a salvare i bambini malati di tutto il mondo
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Come può un traduttore professionista contribuire a salvare la vita ai bimbi malati? Traducendo cartelle cliniche e documentazione varia per loro in modo da permettergli di potersi curare anche in altri Paesi dove le cure per la loro patologia sono più avanzate e danno maggiori speranze. È quello che fa da qualche anno il network di Translators4children, unica associazione di volontariato a livello internazionale specializzata nel tradurre cartelle cliniche per bimbi con gravi malattie e che solo nell'ultimo anno ha permesso a circa 60 bambini, tra italiani e stranieri, di poter sottoporsi a cure specialistiche all'estero.
Del gruppo fanno parte un esercito di mille volontari provenienti da tutto il mondo, ma rigorosamente specializzati, che ogni anno si impegnano a tradurre certificati, esami medici e cartelle cliniche ma anche tantissimi altri documenti sanitari come prenotazioni, consensi informati e autorizzazioni, dando la possibilità ai piccoli e ai oro genitori di spostarti più facilmente. Come spiegano dall'associazione, l'età' media dei piccoli pazienti è di 4 o 5 anni e le loro patologie sono sempre molto gravi, in genere tumori, malattie rare, genetiche o neurologiche. Ognuno di loro si trova di fronte ad uno scoglio durissimo quando devono presentare decine e anche centinaia di pagine nella lingua del Paese curante.
Qui intervengono i volontari traduttori di Translators4children. "i bimbi provengono per lo più dall'Europa dell'Est e vengono a curarsi in Italia, ma negli ultimi anni stanno aumentando gli italiani che cercano una ‘second opinion' da specialisti all'estero", ha spiegato il fondatore della onlus, Marco Squicciarini, aggiungendo: "Il grande problema, è che, se molto ampia, si può spendere di più per tradurre una cartella clinica che per curarsi". "Una cartella clinica è un documento delicatissimo che può contenere terminologie da cui può derivare la decisione di fare una chemio o somministrare morfina" ha ricordato Squicciarini, sottolineando la necessità di professionisti.