I siciliani rifiutano Astrazeneca: 50mila dosi in scadenza, la regione le cede alla Puglia
I siciliani continuano a rifiutare il vaccino Astrazeneca e così ben 50mila dosi prossime alla scadenza sono state cedute alla Puglia che, invece, aveva esaurito tutte le scorte.
È accaduto nei giorni scorsi, quando la regione Sicilia ha deciso di cedere una parte delle fiale inutilizzate e rimaste in frigo, evitando così uno spreco che sarebbe stato clamoroso.
"Non possiamo permetterci di far scadere un intero stock di vaccini – commenta Giuseppe Termini, dirigente dell'Asp di Palermo – Sarebbe un fatto grave dal punto di vista morale, etico e professionale. I vaccini hanno un costo e sono importantissimi. Per questo possiamo offrirli laddove ce n'è più bisogno".
Nonostante il record di vaccinazioni effettuate negli ultimi giorni (superata la soglia delle 50mila somministrazioni quotidiane), in Sicilia non si arresta lo scetticismo nei confronti del vaccino anglo-svedese. La maggior parte delle persone, infatti, preferirebbe ricevere una dose del siero anti-Covid Pfizer o Moderna, piuttosto che il vaccino Astrazeneca.
"Stiamo registrando una disaffezione della gente nei confronti di questo vaccino – spiega Renato Costa, commissario straordinario per l'emergenza Covid in Sicilia – Pur essendo un ottimo vaccino, molte persone non hanno voluto fare l'Astrazeneca. Purtroppo, paghiamo anche il fatto che gli ultimi 5 eventi avversi accaduti in Europa si sono registrati proprio in Sicilia".
Una psicosi immotivata che potrebbe rallentare la campagna vaccinale in una regionale che, ancora oggi, registra quotidianamente centinaia di contagi.