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I Riva, proprietari dell’Ilva, incoronati “imprenditori dell’anno”

È un premio che, arrivando in questi giorni drammatici per la vicenda dello stabilimento, non può che far discutere. È stato assegnato da Assocamuna Vallecamonica ma non è stato ritirato né dal patron dell’Ilva Emilio Riva, né da suo figlio Nicola. Entrambi sono, infatti, ai domiciliari per disastro ambientale.
A cura di Susanna Picone
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È un premio che, arrivando in questi giorni drammatici per la vicenda dell’intero stabilimento, non può che far discutere. È stato assegnato da Assocamuna Vallecamonica ma non è stato ritirato né dal patron dell’Ilva Emilio Riva, né da suo figlio Nicola. Entrambi sono, infatti, ai domiciliari per disastro ambientale.

Emilio Riva e figli, proprio quelli dell’Ilva di Taranto, sono per l’Assocamuna Vallecamonica (associazione degli imprenditori della Vallecamonica, Sebino, Valcavallina e Val di Scalve) gli “imprenditori dell’anno”. A loro va, infatti, questo riconoscimento che è stato assegnato la sera del 29 novembre durante una cerimonia tenuta a Darfo Boario Terme, nel cuore della Valcamonica (Brescia), dove ci sono tre dei loro impianti. La notizia è stata riportata dal Corriere di Brescia e, non appena si è diffusa, ha scatenato, come era prevedibile, molte polemiche. Soprattutto perché arriva in un momento a dir poco drammatico della vicenda dell’Ilva, da giorni in prima pagina su tutti i quotidiani nazionali. L’Ilva è da mesi al centro di una bufera giudiziaria, i suoi proprietari sono stati raggiunti da ordini di custodia cautelare perché accusati di disastro ambientale (Emilio Riva e suo figlio Nicola sono agli arresti domiciliari, l’altro figlio non è raggiungibile), per scongiurare il peggio il Governo è intervenuto oggi con un decreto legge.

Il cofondatore dell’associazione: “Sto con Riva e contro la magistratura” – Tutto questo per cercare di salvaguardare il lavoro di migliaia di operai e, soprattutto, la loro salute a rischio per l’inquinamento prodotto dall’azienda dei Riva. Appunto gli “imprenditori dell’anno” che però non hanno nemmeno potuto ritirare questo premio, proprio perché agli arresti domiciliari. Al loro posto, a Darfo Boario Terme, è andato un delegato del gruppo. E ora tutti si chiedono quale possa essere stato il criterio per il quale i Riva possano aver vinto questo premio che ha, a dir poco, dell’incredibile. Qualche risposta l’ha fornita Luigi Buzzi, cofondatore di Assocamuna che si è detto a favore della famiglia dell’Ilva: “Non ho preso io la decisione, ma si tratta di una scelta che ho condiviso. In questa vicenda sto decisamente con Riva e contro le azioni della magistratura, fuori tempo, dannose e persecutorie”.

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