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I reati contro i bambini sono in crescita, soprattutto la pedopornografia: il report della polizia

Il rapporto della Polizia criminale evidenzia la preoccupante crescita della pedopornografia negli ultimi 6 mesi: +83%. Crescono abusi di disciplina e maltrattamenti in famiglia. Cresce anche il numero elevato di vittime under 14. In aumento anche gli episodi diepisodi di ‘sextortion’, ossia l’estorsione sessuale.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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I reati contro i minorenni sono aumentati del 10% negli ultimi sei mesi rispetto allo stesso periodo del 2023. È sicuramente preoccupante il dato che emerge dal “rapporto sui minorenni vittime di abuso” realizzato dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, in occasione della giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza di questo 20 novembre.

Il rapporto ha preso in considerazione i crimini che hanno maggiormente interessato i minori nel biennio 2022-2023 e nel primo semestre del 2024, dal 1° gennaio al 30 giugno. I reati presi in considerazione includono l’abbandono di minori o persone incapaci, l’abuso dei mezzi di correzione o disciplina, l’adescamento di minorenni, gli atti sessuali con minori, i maltrattamenti nei confronti di familiari e conviventi, la pornografia minorile, la sottrazione di persone incapaci, la violazione degli obblighi di assistenza familiare e varie forme di violenza sessuale.

In particolare, si registra un incremento del 22% per l'abuso dei mezzi di correzione o disciplina, del 15% per i maltrattamenti verso familiari e conviventi e della sottrazione di persone incapaci. Al contrario, è stata segnalata una diminuzione del 16% per l'adescamento di minorenni, del 17% per la violazione degli obblighi di assistenza familiare e del 24% per la violenza sessuale aggravata, commessa all'interno di istituti di istruzione.

Tra le vittime di reati sessuali, le femmine sono quelle maggiormente coinvolte, mentre nei reati di abbandono di minori o incapaci, abuso dei mezzi di correzione o disciplina e violazione degli obblighi di assistenza familiare prevalgono le vittime di sesso maschile. Nel primo semestre del 2024, le segnalazioni riguardanti presunti autori, per lo più di genere maschile, sono principalmente relative a individui nella fascia d'età tra i 35 e i 64 anni (60%).

Il rapporto esamina anche i pericoli legati al mondo dell'online. Nel biennio 2022-2023, si è osservato un calo dei casi di adescamento online e cyberbullismo, mentre sono aumentati gli episodi di ‘sextortion', ossia l‘estorsione sessuale. Durante lo stesso periodo, sebbene il fenomeno del ‘revenge porn', ovvero la diffusione non autorizzata di immagini o video sessualmente espliciti, sia complessivamente aumentato, il numero di minorenni vittime di tale reato è calato dell'8%. Tuttavia, rimane significativo il numero di vittime sotto i 14 anni, un dato che il rapporto definisce allarmante, soprattutto per le gravi ripercussioni sullo sviluppo psico-fisico delle giovani vittime.

Il Rapporto richiama l'attenzione sul tema della violenza ai danni di minori, "evidenziando – rileva un comunicato della Polizia di Stato – l'operato delle Forze di polizia nel contrasto a un fenomeno odioso, vigliacco e aberrante, con l'auspicio che possa contribuire a supportare un percorso di crescita culturale che prenda avvio proprio dalla consapevolezza e dalla conoscenza. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno ha particolarmente a cuore il tema dei minori e l'attenzione delle Forze di polizia su questo fenomeno è sempre molto alta, attraverso lo sviluppo di specifiche sensibilità e professionalità investigative che contribuiscono all'attività di prevenzione e contrasto. Tutelare i minori significa tutelare il nostro presente e il nostro futuro".

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