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I problemi con la giustizia nel passato di Luca Goddi, il 47enne ucciso in pieno centro a Orune

L’uomo, allevatore di 47 anni, era tornato in paese per il funerale di un amico: sarebbe dovuto ripartire già nella serata di ieri, ma non ha avuto il tempo. Continuano le indagini dei carabinieri per risalire al killer, posti di blocco in tutta la zona.
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Proseguono le indagini per risalire all'autore dell'omicidio che poco dopo le 18 di ieri, venerdì 4 agosto, ha profondamente scosso la comunità di Orune, piccolo comune in provincia di Nuoro. Luca Goddi è stato freddato con tre colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata mentre si trovava dal lato del guidatore della sua auto, una Golf blu scuro, sotto al palco della festa di Su Cossolu, di cui sono state in seguito annullate le celebrazioni.

I carabinieri della Compagnia di Bitti, coadiuvati dai colleghi del Nucleo investigativo del comando provinciale, hanno interrogato diversi testimoni e stanno scavando nel passato della vittima, che aveva alle spalle diversi precedenti con la legge. Secondo quanto riportato dalle testate locali, l'ipotesi più probabile sembrerebbe quella della vendetta, ma al momento non si esclude alcun movente.

I problemi con la giustizia di Goddi

Luca Goddi, l'allevatore 47enne ucciso a colpi di pistola ieri nella piazza di Orune, da qualche tempo viveva a Tanaunella, frazione di Budoni, piccolo paese sulla costa nordorientale della Sardegna. L'uomo era tornato al paese d'origine per il funerale di un amico e sarebbe probabilmente dovuto ripartire già nella serata di ieri. Secondo le cronache locali, Goddi avrebbe trascorso la giornata principalmente in chiesa, dove si sono tenute le commemorazioni del compaesano morto dopo una lunga malattia. Gli inquirenti stanno scavando nel passato dell'uomo, coinvolto in numerose vicende penali:  già nel 1997, all'età di 21, Goddi era stato condannato a 5 anni per aver rapinato l'ufficio di corrispondenza del Banco di Sardegna di Monti; oltre venti anni dopo, nel 2009, era stato arrestato per una rapina a dei furgoni portavalori in Toscana. Tra le altre accuse, furto, ricettazione, detenzione di armi.

Le indagini dei militari

Il pubblico ministero di Nuoro, Ireno Satta, ha disposto l'autopsia sul corpo di Luca Goddi. L'esame verrà eseguito nei prossimi giorni, probabilmente lunedì, all'ospedale San Francesco di Nuoro. I carabinieri stanno interrogando i testimoni presenti al momento dell'uccisione, oltre a familiari e amici dell'uomo, mentre procede anche la visione delle telecamere di sicurezza presenti vicino alla piazza.

Nel frattempo, sempre su disposizione del pm, è stato posto sotto sequestro il bar "Il Pasticcio": il locale di Orune si trova esattamente di fronte al luogo in cui si è consumato il delitto e gli inquirenti sperano di trovare al suo interno dei segni del passaggio di Goddi o del suo assassino. L'uomo si sarebbe forse fermato a bere un bicchiere in compagnia di qualche sua vecchia conoscenza. Infatti, prima di mettere i sigilli alla porta, i militari  del Nucleo investigativo di Nuoro hanno effettuato un'accurata ispezione, portando via alcuni scatoloni con dentro del materiale da analizzare: si ipotizza possa trattarsi di bicchieri e altri oggetti presenti nel locale, per cercare eventuali tracce di Dna o impronte digitali della vittima. Nel frattempo prosegue la caccia all'assassino, con l'organizzazione di posti di blocco capillari nella zona.

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