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I poliziotti che giocano ai videopoker durante l’orario di servizio

E’ successo almeno in 9 occasioni delle 10 documentate nei video acquisiti dalla Procura di Bergamo. 11 agenti sono ora indagati per truffa allo Stato e abbandono di servizio. In una occasione, le sole due volanti presenti in città erano a giocare, in divisa, alle slot machines.
A cura di Biagio Chiariello
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Videopoker-carabinieri

La febbre delle slot machine tradisce anche i militari e li fa finire nei guai. 11 poliziotti sono indagati a Bergamo. Su di loro è stata aperta un'inchiesta per abbandono di servizio e truffa aggravata ai danni dello Stato. Secondo le accuse formulate dalla Procura di Bergamo, gli agenti, durante l'orario di lavoro, si assentavano per trascorrere il loro tempo in sala giochi e dedicarsi ai videopoker. Un indagine partita da una "soffiata" interna alla questura di Bergamo che ha messo in moto la magistratura. Gli accertamenti sono iniziati subito e hanno riguardato due sale giochi del comune lombardo. Come racconta l'Eco di Bergamo, i poliziotti, dopo aver lasciato la loro auto parcheggiata fuori dai locali, se ne stavano ore a  tentare la sorte. E non è accaduto soltanto una volta, ma per almeno 9 giorni su 10 monitorati anche grazie all'acquisizione delle telecamere a circuito chiuso delle sale giochi:

In divisa, incuranti di quanto avrebbero potuto pensare gli altri – racconta  il quotidiano locale  – avventori delle sale giochi in cui s'imboscavano e intrattenendosi fino alle due ore, e cioè per un periodo decisamente più lungo della sacrosanta pausa caffè.
Otto poliziotti della questura e tre militari del primo reggimento trasporti autieri di stanza a Bellinzaga Novarese, aggregati per le cosiddette pattuglie miste, sono finiti indagati per abbandono di servizio e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Addirittura in un caso, nelle due sale giochi si sono ritrovati a giocare gli equipaggi di entrambe le pattuglie in servizio in quel momento a Bergamo. E' accaduto il 15 ottobre scorso per un lasso di tempo minimo, un quarto d'ora, dalle 19,45 alle 20. 15 minuti in cui il servizio di vigilanza da parte della polizia in città è risultato praticamente sospeso per "impegni ludici".
Come detto, sono 11 i poliziotti ora indagati. Per quattro di loro, la cui posizione è stata ritenuta più grave, è già scatta la misura del divieto di dimora a Bergamo: non possono nemmeno più lavorarci.

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