I pizzini di Messina Denaro a Rosalia per gestire gli affari: “Parmigiano deve darti 40mila euro”
Stanno emergendo nelle ultime ore informazioni importanti sulla latitanza di Matteo Messina Denaro in seguito all'arresto della prima delle sue quattro sorelle, Rosalia. La donna, detta "Rosetta", è stata raggiunta questa mattina dai carabinieri del Ros nella sua casa di Castelvetrano: secondo gli inquirenti, avrebbe aiutato il boss di Cosa Nostra a evitare per anni la cattura da parte delle forze dell'ordine, gestito le sue comunicazioni attraverso il sistema dei cosiddetti pizzini ed anche le casse della famiglia.
I pizzini trovati a casa di Rosalia Messina Denaro
Dalle indagini, si legge nell'ordinanza di applicazione di misura cautelare, è emerso che Rosalia "è stata da decenni innanzitutto il punto di riferimento economico dell'allora latitante, ricercato, per 30 anni dalle polizie di tutto il Paese". In alcuni pizzini, rinvenuti nel covo del boss a Campobello di Mazara e altri trovati nell'abitazione della donna a Castelvetrano, si capisce come Rosalia abbia gestito gli affari per conto del fratello per anni.
In alcuni di questi bigliettini, scritti proprio da Matteo Messina Denaro, ci sono i rendiconti di alcune spese che poi la calligrafia di Rosalia ha datato fra il 2014 e il 2015, con le disposizioni per le uscite successive: "Per il prossimo periodo devi spendere di nuovo 12.400. Non di più. E mi fai sempre lo spekkietto finale così so quanto è la cassa". In altri consuntivi sono indicate le spese legali sostenute dopo l’arresto di altri familiari dell’allora latitante, con uscite singole fino a 80mila euro.
Il nome in codice Fragolone e le richieste per "Parmigiano"
Rivolgendosi a lei con l'appellativo di "Fragolone", spesso utilizzato per indicare la sorella, il boss di Cosa Nostra in un altro pizzino dà ordine alla sorella di richiedere il finanziamento di ben "40mila" euro a tale "Parmigiano", probabilmente nome in codice di un grosso imprenditore in affari con Cosa Nostra, fornendole istruzioni "davvero dettagliate", aggiunge.
Proprio da questo pizzino, ha scritto il gip Alfredo Montalto, che ha firmato l'ordinanza di oggi, emerge come "Rosalia fosse chiamata in prima persona a regolare delicate vicende economiche gestite dal capomafia".
Le indicazioni che quest'ultimo dà sono molto precise: "Ti spiego cosa devi fare, segui alla lettera ciò che ti dico: ti devi incontrare col Parmigiano, solo una volta però, e gli chiedi il prestito a lui, digli che stia tranquillo che nessuno lo vuole impaccare e che avrà restituito il tutto, o appena torna il complicato oppure appena il grezzo vende un suo bene che è già messo in vendita. Quindi assicuragli che stia tranquillo che gli verrà restituito il tutto".
E ancora: "Spiegagli come ti deve dare questi 4omila. Tu con lui devi parlarci subito, appena ricevi questa mia, e gli dai tre mesi di tempo, lui in questi tre mesi ti deve mandare questi 40mila. In piccole dosi, ma a settembre deve essere tutto concluso. Deve fare dosi da 5mila euro e ogni volta li dà a Fragolina, in estate gli verrà facile vedere a Fragolina, e durante l’estate conclude il tutto".
Infine, scrive sempre il boss, "parla al Parmigiano e gli spieghi il tutto, digli che non può dire di no perché c’è una situazione di bisogno, digli che 40mila non cambiano la vita delle persone, e che lui avrà restituito il tutto". Nel post scriptum la avverte: "Ah. con il Parmigiano ti ci devi incontrare soltanto una volta per spiegargli il tutto, poi lui li farà avere a Fragolina e tu non ti ci devi incontrare più, perché se ti ci incontri una seconda volta quella seconda volta sarete intercettati, e non deve accadere".