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Tragedia sulla Marmolada, crolla ghiacciaio

Chi sono le vittime e i dispersi sulla Marmolada: “Mio fratello ci ha inviato foto prima di sparire”

Il bilancio della valanga sulla Marmolada è di 7 morti, 8 feriti e oltre 10 dispersi. I soccorritori hanno ripreso le ricerche nella mattinata odierna. I feriti sono stati condotti in ospedale. Due sarebbero in gravi condizioni.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Erano usciti per un'escursione sulla Marmolada quando una terribile valanga li ha travolti. Il bilancio della tragedia è di almeno 7 morti, una decina di feriti e oltre dieci dispersi ancora. Tra questi ultimi ci sono anche tre alpinisti del Cai di Malo e una guida alpina di Valdagno, nei pressi di Vicenza. I morti sono ancora in fase di identificazione, mentre le ricerche sono riprese nella mattinata.

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È deceduto il 27enne Filippo Bari, padre di un bimbo piccolo che stava salendo sulla vetta al momento del disastro.

Al Giornale di Vicenza, il fratello Andrea ha detto di averlo sentito telefonicamente poco prima della tragedia. "Ci mandava foto mentre era sopra il ghiacciaio. Siamo in contatto con i carabinieri e con gli ospedali, ma non riusciamo ad avere sue notizie".

Tra le vittime anche Paolo Dani (Valdagno) e Tommaso Carollo. La 45enne Erica Campagnaro e il marito Davide Miotti, 51 anni, sono considerati dispersi.  Sarebbero tra i feriti ricoverati in ospedale l'uomo di 50 anni di Alba Canazei, nel registro dei dispersi fino a qualche ora fa, una donna e un ragazzo di Pergine Valsugana, in Trentino.

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Si cercano anche una donna e un ragazzo di Pergine Valsugana, in Trentino.

I vigili del fuoco hanno presidiato tutta la notte la zona con l'ausilio dei droni. Nel frattempo i parenti delle vittime e dei dispersi si sono radunati a Canazei in attesa di notizie. Per continuare le ricerche saranno fondamentali le condizioni meteorologiche.

Le basse temperature sono necessarie per garantire un minimo di sicurezza durante le operazioni: sulla montagna, infatti, è rimasta un'enorme quantità di ghiaccio ancora a rischio crollo. Secondo gli inquirenti, sarebbero state travolte dalla valanga almeno due cordate di alpinisti. Tra i dispersi ci sono italiani, tedeschi, cechi e alcuni cittadini romeni. 

Filippo Bari, 27 anni, foto da Il Giornale di Vicenza
Filippo Bari, 27 anni, foto da Il Giornale di Vicenza

Quella sulla Marmolada non era un'escursione programmata dal Cai maladense. Si trattava infatti di un'iniziativa autonoma dei partecipanti, ma le forze dell'ordine stanno indagando per definire il quadro preciso della situazione. Nelle ultime ore i soccorritori sono riusciti a trarre in salvo alcuni dei dispersi: è stato ricoverato all'ospedale Santa Chiara di Trento un giovane di 27 anni di Barbarano Mossano, recuperato tra i detriti.

Davide Miotti, foto da Facebook
Davide Miotti, foto da Facebook

Con lui altre 8 persone sono state portate in ospedale e due sarebbero in gravi condizioni. Alcuni turisti stranieri sono stati trasportati presso il nosocomio di Belluno. Ricoverato anche un 30enne di Como e una 26enne di Pergine. Nelle strutture dell'Ulss Dolomiti sono invece stati accolti nel reparto di terapia intensiva due turisti tedeschi, uno di 67 anni e l'altra di 58.  Entrambi sono in prognosi riservata. Sono almeno 7, invece, i decessi.

Il crollo si è verificato attorno ai 3mila metri di altezza, 300 metri sotto la vetta. I detriti che hanno travolto gli escursionisti sono scesi a valle a una velocità di 300 chilometri.

I feriti si sono salvati perché lontani dal punto di origine della valanga. Subito si è messa in moto la macchina dei soccorsi, con l'attivazione delle stazioni del soccorso alpino.

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Le salme delle vittime sono state portate allo stadio del ghiaccio di Canazei dove è stata allestita la camera ardente.  Per il momento sono state identificate 4 delle 7 vittime della strage. Si tratta di 3 cittadini italiani e uno della repubblica Ceca. Restano da riconoscere i corpi di un uomo e una donna. Attivato anche un team di psicologi per assistere i parenti degli escursionisti.

La procura di Trento ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, che ipotizza il reato di disastro colposo. Ad occuparsi delle indagini, con il procuratore Sandro Raimondi e il pm Antonella Nazzaro.

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