Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di una nostra lettrice:
"Buongiorno a tutti. Sono una mamma come tante altre, di 4 figli. Il più grande 23, la seconda di 19 e due gemelli di 9. Tutti in DAD e chiusi oramai da più di un anno. La pandemia e penso una gestione politica distratta e in certi casi inefficace sta sottovalutando un problema importante, la crescita sana di intere generazioni. I miei figli prima erano pieni di iniziative, di progetti e anche di sogni. Questa ulteriore chiusura li sta portando in una pigrizia pericolosa e inarrestabile. I più grandi sono all'università e nonostante tutto l'impegno continuano a ripetere che sembra che vivano in un mondo falsato fatto di gruppi watshapp di circa 80 persone dove però non si conosce nessuno. A loro e anche ai miei piccoli, dopo la scuola gli hanno tolto anche lo sport, unico momento che gli era rimasto per poter continuare ad essere ragazzi e bambini.
Io sono del 1973, epoca totalmente diversa fatta di sguardi, abbracci, litigi e tanto altro. Da mamma e non solo, sono preoccupata perché vedo i miei ragazzi impoveriti di stimoli, di emozioni e soprattutto di adrenalina giovanile. Quando si è giovani la libertà, i sogni, il futuro sono tutto ciò che riempie la vita. Oggi tutto questo gli è stato tolto e ciò comporterà inevitabilmente che le generazioni che rappresenteranno il futuro, rischiano di non aver costruito dentro la forza, il coraggio e soprattutto la voglia di creare un mondo migliore. Oggi il loro mondo, purtroppo in molti casi, è costruito su giochi virtuali, su finte conoscenze o amicizie.
Mi auguro solo che chi ci governa si passi una mano sulla coscienza e che restituisca ai bambini e ai ragazzi la scuola e lo sport affinché possano tornare ad essere liberi di crescere, di rapportarsi con gli altri e soprattutto di imparare a saper scegliere da che parte stare, quando la vita li metterà davanti ad un bivio! Grazie per l'ascolto! Una mamma".
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