I matrimoni in Italia durano in media 15 anni, lo dice l’Istat
La famiglia italiana è sempre più in crisi, a testimoniarlo gli ultimi dati Istat, dai quali emerge che i matrimoni in Italia durano in media 15 anni, dopo di che ci si separa , mentre dopo 18 anni si divorzia. L’istituto di statistica rileva che nel 2010 le separazioni sono state 88.191 e i divorzi 54.160. La situazione è diversa però tra Nord e Sud del Paese, le separazioni sono maggiori a Nord, anche se però, negli ultimi anni nel Mezzogiorno sono cresciute visibilmente. Le donne si separano ad un’età media di 42 anni, e divorziano a 44, mentre l’età media degli uomini è 45 anni per le separazioni e 47 per il divorzio, anche se sono aumentate le separazioni tra ultrasessantenni, che negli ultimi dieci anni sono raddoppiate. Altro dato significativo è che i matrimoni recenti sono quelli che durano meno, e la separazione non risparmia nemmeno le coppie miste.
Dai dati emerge che a pensare al divorzio sono soprattutto le persone più istruite, infatti, anche se la maggior parte dei separati ha un titolo di studio di scuola media inferiore o superiore, la propensione al divorzio è più elevata per le persone con titolo di studio più alto, in pratica secondo i dati dell’Istat se si confrontano il numero di separati per titolo di studio alla popolazione con la stessa istruzione questa è in aumento. L’Istat inoltre rileva che il divorzio e la separazione consensuale sono le modalità di divisione della coppia più diffuse, dai dati rilevati emerge infatti che nel 2010 si sono chiuse con questa modalità l’85,5%, delle separazioni e il 72,4% dei divorzi. Anche in questo caso però esistono differenze tra Nord e sud e in base al livello di istruzione, infatti, la separazione giudiziale rimane più diffusa nel Mezzogiorno e nelle coppie con un titolo di studio più basso.
Elemento positivo l’affidamento dei figli, infatti è aumentato l’affido condiviso, secondo l’Istituto di statistica ciò è dovuto soprattutto all’introduzione della Legge 54/2006, che ha introdotto, come modalità ordinaria, l’istituto dell’affido condiviso dei figli minori tra i due coniugi. Nel 2010 le separazioni con figli in affido condiviso sono state l’89,8% e solo nel 9,0% dei casi i figli sono stati affidati esclusivamente alla madre. Per quanto riguarda il mantenimento solo nel 20,6% dei casi un coniuge deve corrispondere all'altro un assegno mensile, nella quasi totalità dei casi comunque è il marito a versarlo alla moglie. Anche la casa è assegnata alla moglie nella maggioranza dei casi, solo nel 21,5% dei casi va al marito.