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Marò in India

I marò spararono convinti di essere sotto attacco di pirati. Per questo l’inchiesta è stata archiviata

Appena 24 ore dopo l’archiviazione del procedimento a carico di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone arriva la motivazione del Gip.
A cura di Biagio Chiariello
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Marò in India

A distanza di 24 ore dall'archiviazione del procedimento a carico di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone nell'indagine della Procura di Roma sulla morte di due pescatori indiani nel 2012 a largo delle coste del Kerala, nell'India sudoccidentale, è arrivata anche la motivazione del gip: "È chiarissimo come, più che legittimamente Latorre e Girone si trovassero in una situazione tale da far pensare a un attacco di pirati alla Enrica Lexie, ragion per cui nessuna perplessità potrebbe giammai residuare sul fatto che i due militari abbiano agito in stato di legittima difesa, almeno, putativa". Lo scrive il giudice Alfondo Sabella. Era stata la magistratura capitolina a sollecitare l'archiviazione del fascicolo – aperto dal 2012 un fascicolo affidato al pm Erminio Amelio – lo scorso 9 dicembre.

"Nessuna perplessità" scrive Sabella, "potrebbe giammai residuare sul fatto che i due militari abbiano agito in stato di legittima difesa, almeno, putativa. Potrebbe invero discutersi sul fatto che, in sede di quell'azione reputata difensiva abbiano, per errore, determinato da imprudenza o imperizia, sparato direttamente qualche colpo contro l'imbarcazione che avevano percepito come fonte di minaccia, ma in tal caso, come ha correttamente rilevato il pm, il relativo delitto ex art. 589 del codice penale (omicidio colposo, ndr.) ad oggi sarebbe ampiamente e irrimediabilmente prescritto".

Dal 2012 in procura era stato aperto un fascicolo di indagine per omicidio. "Quello che non può realisticamente essere messo in dubbio – scrive il gip – riguarda la chiarissima e oltremodo motivata convinzione dei marò di trovarsi in presenza di un attacco di pirati, ragion per cui la loro azione, offensiva e difensiva, è da ritenersi scriminata ex articolo 52 c.p (legittima difesa, ndr.) e qualora residuasse nella loro condotta un qualche profilo colposo, ovviamente tutto da accertare, il relativo reato di omicidio colposo sarebbe definitivamente prescritto ragion per cui non rimane che accogliere la richiesta di archiviazione formulata dal pm".

Latorre: "Oggi primo giorno da uomo e militare libero"

"Oggi, 1 Febbraio, mi sono svegliato per il primo giorno da Uomo e Militare libero. Tante volte mi sono chiesto se avessi mai avuto la fortuna di assaporare la gioia che sto provando" ma oggi posso "gioire ed assaporare questa felicità riscattandomi di quella gioia mai assaporata prima, dato che le condizioni di salute con cui rientrai in Italia nel Settembre 2014".  Così Latorre su Facebook, all'indomani dell'archiviazione dell'indagine della Procura di Roma.

Il caso marò

I due marò erano accusati di aver ucciso nel 2012 due pescatori indiani, al largo delle coste del Kerala mentre impegnati in una missione antipirateria a bordo della nave commerciale italiana Enrica Lexie. Temendo un attacco di pirati, spararono alcuni colpi di avvertimento verso il peschereccio Saint Antony: a perdere la vita Ajeesh Pink e Valentine Jelastine. Dopo un lungo contenzioso, nel luglio del 2020 il tribunale internazionale dell'Aja, che aveva riconosciuto "l'immunità funzionale" ai fucilieri, aveva stabilito che la giurisdizione sul caso spettava all'Italia e aveva disposto il risarcimento alle famiglie delle vittime.

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