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I marinai della Savina Caylyn finalmente a casa: è festa a Procida (VIDEO)

Sono arrivati ieri a Fiumicino i cinque marinai sequestrati sulla Savina Caylyn: i parenti e gli amici più stretti li hanno accolti all’aeroporto mentre l’arrivo dei due procidani, Giuseppe Lubrano Lavadera e Crescenzo Guardascione, sull’isola è stato salutato da oltre duemila persone.
A cura di Susanna Picone
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Procida accoglie il ritorno dei marinai della Savina Caylyn

Fuochi d'artificio, striscioni e musica per i due marinai di Procida

Sono arrivati ieri a Fiumicino i cinque marinai sequestrati sulla Savina Caylyn: i parenti e gli amici più stretti li hanno accolti all’aeroporto mentre l’arrivo dei due procidani, Giuseppe Lubrano Lavadera e Crescenzo Guardascione, sull'isola è stato salutato da oltre duemila persone.

Sono finalmente a casa i marinai della Savina Caylyn, la nave sequestrata dai pirati lo scorso 8 febbraio del 2011 e liberata dopo un’attesa di 11 lunghissimi mesi. Ieri i cinque marinai italiani che erano a bordo della nave sono arrivati all’aeroporto di Fiumicino per poi ripartire per le rispettive città. Già all’aeroporto l’accoglienza riservata ai marinai è stata calorosa e le scene di commozione non sono mancate. “È la fine di un incubo”, la frase che tutti hanno ripetuto a partire dal comandante Giuseppe Lubrano Lavadera che, tra i tanti ringraziamenti, ha ricordato i suoi compaesani di Procida, sin da subito attivi per la liberazione dei marittimi sequestrati in Somalia.

Poi la festa si è spostata proprio a Procida: l’ingresso del traghetto che trasportava i due marinai che da Napoli sono arrivati all’isola è stato accolto da fuochi d’artificio e dal calore di tantissimi cittadini. Striscioni di benvenuto per Lubrano Lavadera e Crescenzo Guardascione, palloncini liberi nel cielo, musica e soddisfazione di tutti i procidani. Una folla di duemila persone ha accolto i due marittimi per stringerli nell’abbraccio del loro paese natale. Un caloroso ritorno che testimonia l’attenzione che i procidani hanno sempre avuto nei confronti della Savina Caylyn come della Rosalia D’Amato, un’altra nave sequestrata con a bordo dei procidani e liberata lo scorso novembre.

Tra la folla era presente il sindaco dell’isola, Vincenzo Capezzuto, che ha espresso la sua soddisfazione per il ritorno a casa dei due marinai: “Finalmente tornano a casa anche gli altri due marittimi procidani, che avevano commesso il solo delitto di fare i marittimi”.

Anche gli altri tre marinai giunti ieri a Fiumicino sono ritornati nelle loro città: Eugenio Bon è tornato “stanco, distrutto ma felice” nella sua Trieste, Gianmaria Cesaro, che a Fiumicino non se l’è sentita di rilasciare dichiarazioni, è tornato con i suoi parenti e i suoi amici a Piano di Sorrento mentre Antonio Verrecchia era atteso a Gaeta.

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