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Omicidio Chiara Gualzetti a Monteveglio

I genitori di Chiara Gualzetti a Fanpage.it: “Uccisa senza motivo, vogliamo il massimo della pena”

I genitori di Chiara Gualzetti, uccisa a soli 15 anni, parlano ai microfoni di Fanpage.it dei timori che nutrono riguardo eventuali sconti di pena che potrebbe ricevere il killer della figlia.
A cura di Simona Berterame
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Giusi e Vincenzo Gualzetti hanno perso la loro unica figlia Chiara nel modo più atroce. La giovane aveva solo 15 anni ed è stata attirata in una trappola mortale da un suo coetaneo. Uccisa pochi passi da casa, in cima ad una collina. Almeno quattro coltellate al collo e al petto e poi una raffica di calci. "Non voleva morire" avrebbe detto poi il ragazzo una volta confessato il delitto.

Le bugie del killer

Chiara Gualzetti è scomparsa il 27 giugno 2021 e i genitori si sono subito rivolti all'ultima persona che l'aveva vista, ovvero l'amico con cui era uscita a fare due passi a Monteveglio (Bologna).  "Gli ho chiesto dove è mia figlia? – racconta Giusi a Fanpage.it – Lui mi ha mentito. Ha detto che lei era con un ragazzo conosciuto su internet”.  Nessuna empatia e nessun rimorso, come dimostreranno anche le successive perizie. "Non sono responsabile di tua figlia, sono minorenne" avrebbe tagliato corto rivolgendosi alla mamma di Chiara che cercava notizie sulla figlia. Quella conversazione è stata il primo campanello d'allarme.

ll processo

Il 15 giugno è fissata la prima udienza del processo,  il pubblico ministero Simone Purgato ha chiesto il giudizio immediato. I genitori di Chiara temono che la difesa dell'imputato possa chiedere il rito abbreviato, una scelta possibile nonostante si tratti di un reato punibile con l'ergastolo perché il giovane è minorenne e la pena massima in questo caso sono 30 anni di carcere. La difesa ha già chiesto la revoca del carcere e il trasferimento del ragazzo in una comunità, ipotesi bocciata dal Tribunale.

Nessuno sconto

Lo spettro del rito abbreviato non dà pace ai signori Gualzetti. "Ci vuole una pena esemplare – spiega Vincenzo – lui non merita sconti o permessi, deve avere il massimo della pena. La vita di mia figlia non può valere 10 anni di carcere". Da alcune settimane i genitori di Chiara fanno parte di un gruppo composto da altre famiglie con storie simili alla loro, con l'obiettivo di presentare presto una proposta di legge. Cosa chiedono?  Pene più severe per i minori che uccidono: niente più abbreviato, sconti o messa alla prova.

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