“I gay vogliono uguaglianza? si comportino da persone normali”: frase shock del consigliere leghista
"I gay? Che inizino a comportarsi come tutte le persone normali". Una frase, quella di Alessandro Rinaldi, consigliere per la Lega nel Consiglio Comunale di Reggio Emilia, che ha infiammato la discussione mentre il Consiglio comunale era in diretta streaming. Rinaldi ha commentato una mozione presentata da Fabiana Montanari (Pd) e Dario De Lucia (Gruppo Misto) per favorire e agevolare il "turismo Lgbt", come confermato dagli stessi ideatori. L'iniziativa ha fatto arrabbiare il consigliere comunale che nella sua dichiarazione di voto, oltre a pronunciare il suo no, si è scagliato contro il documento. "Non ha né capo né coda – ha detto durante il suo intervento -. Non so se ci rendiamo conto che facciamo viaggi personalizzati per chi ha un orientamento omosessuale. Lo trovo discriminatorio nei confronti degli etero. Non capisco perché perseverate in queste cose. Proclamate l'uguaglianza, volete essere considerati uguali e vi ponete in una condizione di differenza. Incentiviamo anche il turismo degli etero". Ad aver acceso realmente gli animi è stata la frase pronunciata alla fine del discorso. "Volete l'uguaglianza? Iniziate a comportarvi come tutte le persone normali, ovvero ponetevi sullo stesso piano e sulla stessa posizione degli etero. Voler rimarcare le differenze in qualsiasi ambito non fa che accrescerle".
Davanti a queste dichiarazioni, Dario De Lucia ha perso le staffe e si è lanciato in un'invettiva di risposta. "Una volta c'erano le scuole di partito, vi prego ridatecele – ha detto, rivolgendosi a Rinaldi -. Se lei dice che gli etero sono "normali", allora vuol dire che gli omosessuali non lo sono. Qui si parla di turismo: c'è quello storico, quello religioso, per le famiglie e per i giovani. Le persone omosessuali tendenzialmente spendono di più in vacanza, sa perché? Perché non possono avere figli visto che persone come lei non glielo permettono". La replica del leghista non si è fatta attendere: è intervenuto appellandosi alla regola che prevede la possibilità di rispondere nonostante l'intervento sia già stato usato per "l'attribuzione di opinioni contrarie a quelle espresse". "Non voglio che le mie dichiarazioni vengano alterate – spiega -. Non ho mai detto che gli omosessuali sono anormali, ho detto che se vogliono essere tutelati adeguatamente, devono porsi sullo stesso piano degli etero".