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Guerra in Ucraina

I funerali di Liza, la bimba Down uccisa dalle bombe russe. La madre: “Il mondo non ci protegge”

Sono stati celebrati ieri i funerali di Liza Dmitrieva, la bimba ucraina di 4 anni con sindrome di Down uccisa da un bombardamento russo della scorsa settimana sulla città ucraina di Vinnytsia.
A cura di Davide Falcioni
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Sono stati celebrati ieri i funerali della piccola Liza Dmitrieva, la bambina ucraina di quattro anni con sindrome di Down uccisa da un bombardamento russo della scorsa settimana sulla città ucraina di Vinnytsia. La storia della piccola ha commosso tutto il mondo ed è diventata uno dei più potenti simboli del prezzo che migliaia di civili – inclusi centinaia di bambini – sono costretti a pagare dall'inizio della guerra.

Liza, infatti, è stata uccisa mentre veniva accompagnata dalla madre sul suo passeggino: la bimba è una delle 22 vittime del raid russo su Vinnytsia, città dell'Ucraina centrale distante centinaia di chilometri dalla linea del fronte. I funerali si sono svolti nella Cattedrale della Trasfigurazione, risalente al 18esimo secolo: assente la mamma, ancora ricoverata in ospedale a causa delle gravi ferite subite ma apparsa poco prima dell'inizio della cerimonia in un'intervista con una televisione locale. "Al mondo non interessa, vede quello che succede ma non ci protegge", ha detto la donna, comprensibilmente distrutta dal dolore.

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"Quante volte abbiamo chiesto di chiudere il cielo? E il mondo resta a guardare come viene massacrata l'Ucraina. I nostri bambini vengono assassinati, i nostri soldati e la nostra gente uccisa", ha aggiunto la mamma di Liza, riferendosi esplicitamente alla No Fly Zone più volte chiesta dal presidente Zelensky, ma sempre negata da tutti i leader mondiali per il timone di un'escalation del conflitto e dello scoppio della terza guerra mondiale. "Proteggeteci da questo tiranno", ha detto la donna, riferendosi a Vladimir Putin, "perché dopo di noi continuerà e distruggerà tutto".

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La morte di Liza ha suscitato grande commozione in tutto il mondo ma non ha in alcun modo contribuito ad allentare gli attacchi russi all'Ucraina. Al contrario, nel corso di una visita alle truppe in prima linea lo scorso fine settimana, il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha ordinato ai militari "di intensificare ulteriormente le azioni delle unità in tutte le aree operative".

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, ha esortato a non cedere alla paura: "È chiaro che nessun missile russo sarà in grado di rompere la nostra unità o di portarci lontano dal nostro percorso verso un'Ucraina democratica e indipendente".

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