video suggerito
video suggerito

I funerali di Eleonora Guidi a Rufina, in chiesa anche i genitori del compagno che l’ha uccisa

Tantissimi al funerale di Eleonora Guidi a Rufina (Firenze), il sindaco: “Sforzo comune per eliminare la violenza, ora occupiamoci del bambino”. Le parole di Don Luca Meacci: “Non fatevi vincere dalla disperazione e dalla rabbia, fatevi aiutare, fate in modo che la sua morte non sia stata vana”.
A cura di Biagio Chiariello
0 CONDIVISIONI
Immagine

"È una tragedia enorme che ha sconvolto l'intera nostra comunità. Non ho mai provato un dolore così profondo, non dimenticherò mai l'abbraccio con sua madre", sono le parole di Daniele Venturi, sindaco di Rufina (Firenze) visibilmente commosso nella chiesa dell'oratorio don Angelo Fabbri dove oggi, 12 febbraio, si sono celebrati i funerali di Eleonora Guidi, la donna uccisa sabato mattina a coltellate dal compagno, Lorenzo I., che ha poi tentato il suicidio.

È il momento del dolore e del cordoglio adesso, come la fiaccolata di ieri sera è stato un modo per ritrovarci e abbracciarci. Non dobbiamo dimenticare Eleonora, dobbiamo pensare a lei ed occuparci tutti del bimbo che ha lasciato. Quel bimbo (che ha appena un anno e mezzo, ndr) è il nostro futuro", aggiunge il primo cittadino

Molti, con rose rosse tra le mani, hanno partecipato alla cerimonia officiata da Don Luca Meacci. I familiari della giovane erano raccolti nelle prime file, mentre tra i presenti vi erano anche i genitori del suo compagno. "Quanto accaduto deve infondere in noi la consapevolezza di educare ed educarci al bello. Dobbiamo liberarci da tutto ciò che è violenza. Dobbiamo rifiutarla – ha detto don Luca – Percepisco la vostra rabbia, lo sconcerto, ma vorrei dirvi che non venga turbato il vostro cuore".

Il parroco ha portato i saluti del vescovo alla “comunità ferita, alle due famiglie sconvolte, a ogni cuore muto che non trova le parole per spiegare l’accaduto. Si rimane stupefatti di fronte al male e alla sua banalità – ha aggiunto don Meacci – per cui si ha il timore che possa prendere chiunque ma non è così, fare male è una scelta. La nostra società potrà crescere nella pace quando metterà al centro la donna, adeguando le strutture sociali alla sua misura”.

Dopo la messa, il prete ha fatto parlare alcuni degli affetti della vittima, tra cui la migliore amica di Eleonora: "Perché non ho percepito nulla? – ha detto la giovane – Non mi hai mai detto nulla o come me non lo avevi capito? Parlerò di te a Dante e a mia figlia. Parlerò di amicizia, quella vera. Ci eravamo scelte come sorelle, ci amavamo. Parlerò di te, amica mia, come ho sempre fatto, ora più che mai. Ho un vuoto nel cuore. Hai avuto solo una colpa, quella di aver amato troppo. Sempre per sempre, dalla stessa parte ci troverai".

“Non ci sono parole, non le troveremo mai – hanno invece ammesso i colleghi della Pm Service di Pontassieve – Ci sforziamo di dare un senso a tutte le forme di dolore, ma non ci riusciamo. Non doveva andare così e adesso siamo tutti un po’ più soli”.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views