I funerali di Concetta Marruocco, la 53enne uccisa dal marito. Il vescovo: “Terribile tristezza”
Si sono tenuti oggi, 27 ottobre, nella Chiesa Collegiata di Cerreto D’Esi, in provincia di Ancona, i funerali di Concetta Marruocco, la 53enne infermiere di Torre del Greco uccisa lo scorso 14 ottobre dal marito, Franco Panariello, da cui si stava separando. Nella parrocchia c'era i sindaci del territorio, con in testa il primo cittadino di Cerreto d'Esi David Grillini, istituzioni, associazioni come Artemisia che gestisce un centro antiviolenza, tanti cittadini del luogo e non solo.
Accanto ai tre figli di Concetta, era presente tutta la famiglia della 53enne. "Una terribile tristezza ci ha sorpresi con inaudita violenza e, ora, fa traboccare i nostri cuori di un dolore indescrivibile. L’omicidio di una donna, di una moglie e di una madre che, stavolta, si chiama Concetta, colpita per mano di un uomo che ha compiuto contro di lei un irreparabile ed assurdo gesto di morte", le parole del vescovo della Diocesi Fabriano-Camerino Francesco Massara.
"Con tutta la sincerità e la delicatezza che il momento richiede, voglio dire che non ho parole all’altezza di tanto dolore. Mi trovo qui con tutti voi, soprattutto con i familiari e i tanti amici di Concetta, innanzitutto per condividere lo strazio di questo tremendo dolore, ma anche per restare al cospetto di questo ennesimo tragico evento del quale, ancora una volta, ci domandiamo il senso e la sproporzione" ha detto il monsignore.
E in chiusura ha invocato misericordia per "tutti coloro che sono particolarmente coinvolti in questo dramma, vittime e carnefice, nessuno escluso".
L'omicidio Concetta Marruocco
Concetta è morta lo scorso 14 ottobre. L’uomo che non viveva più con la moglie da alcuni mesi, è entrato nell’appartamento della donna "per parlare", utilizzando un mazzo di chiavi rimasto in suo possesso. Una discussione subito degenerata. Tanto che il 55enne, metalmeccanico originario della Campania residente nella frazione Cancelli di Fabriano, ha estratto un coltello da cucina e si è avventato contro la povera donna.
Diversi fendenti, una quarantina, che non le hanno lasciato scampo.
In casa, vi era anche la figlia minorenne che non ha assistito al fatto di sangue direttamente, pur essendosi svegliata per le urla della madre.