I Forconi tornano all’attacco lasciando la Sicilia (VIDEO)
Dalla Sicilia sono tornati i “Forconi”, quelli che si erano fatti conoscere lo scorso gennaio per aver bloccato e creato diversi disagi, in segno di protesta contro quel Governo che non li ascolta e non migliora la loro condizione. Da domenica scorsa il gruppo di agricoltori, artigiani, allevatori, pastori e autotrasportatori sono tornati sulle strade, hanno lasciato l’isola per approdare nel “continente” e sperare che la loro protesta sia ascoltata. Il loro presidio continua da tre giorni a Villa San Giovanni, sono decine i manifestanti che si sono riversati sulle strade distribuendo volantini e creando qualche disagio per gli imbarchi.
Lamentano la scarsa considerazione della stampa – I Forconi continuano a lamentare la scarsa considerazione della stampa e di tutti i media e, per ovviare a questo problema, i protagonisti della protesta provano a raccontarsi direttamente diffondendo le loro foto, i loro video e le loro testimonianze nella rete. Numerose, per esempio, le testimonianze del presidio condivise sulla nostra pagina facebook, fanpage.it. Sono agricoltori e piccoli imprenditore ormai “alla fame” che promettono di continuare a creare disagi – finora nessun grande problema si è verificato perché dicono di aver scelto di “fare i bravi” – fin quando non riusciranno ad attirare l’attenzione del Governo.
Il loro presidio continuerà fino a venerdì – Nelle parole di uno degli organizzatori della protesta si spiega che i Forconi sono quelli “contro il sistema politico, affaristico, mafioso che abbiamo in Italia”, sono quelli che portano avanti la lotta allo Stato, che fanno la “guerra ai signori”. I Forconi invitano tutti a combattere, perché insieme forse si vince ed è esattamente quella la loro speranza. Si scagliano contro le scelte del Governo, che ha tagliato su tutti i settori – scuola, sanità, sicurezza – risparmiando i loro stipendi “pagati con l’Imu”. Da qui la promessa di continuare con la protesta, i Forconi siciliani dicono che non molleranno la presa. L’ultima tappa di una protesta iniziata già tempo fa proseguirà dunque fino a venerdì. E per continuare il loro presidio chiamano a rapporto i “rinforzi”, promettono infatti che la loro voce sarà sempre più forte.