I familiari di Michael Zanera morto a Brandizzo: “Era stanco, faceva doppi turni ma amava il lavoro”
"Era stanco, faceva doppi turni. Ma era un ragazzo volenteroso, appassionato. Ha preso il patentino da saldatore perché pensava così di avere un qualcosa in più per andare avanti. E invece questo è stato il risultato".
A parlare ai microfoni di Fanpage.it è Marco Faraci, lo zio di Michael Zanera, l'operaio 34enne morto oggi a Brandizzo, nel torinese, dopo essere stato travolto da un treno mentre lavorava insieme ad altri 4 colleghi.
C'è tanto dolore nelle parole dei familiari del giovane, che viene da tutti descritto come molto appassionato del lavoro che faceva. "Ne andava fiero – ha continuato lo zio, fratello della madre di Michael -. Io l'ho visto crescere, siamo sempre stati molto legati. Ha fatto tanti sacrifici per andare avanti. L'ultima volta l'ho visto due settimane fa, prima del suo compleanno. Era in videochiamata: era stanco, faceva doppi turni. Aveva voglia di vivere e lavorare. Sono sicuro che adesso faranno da scaricabarile, passerà tempo prima che arrivi alla verità".
Incredula è anche la cugina di Micheal, Samantha Faraci: "È una cosa fuori dal normale quella che è successa. Non riesco neanche a parlare. Abbiamo avuto la notizia dell'incidente tramite il telegiornale, una mia vicina mi ha chiamata e ho scoperto così cosa era successo. È una tragedia conoscevo anche le persone che erano con lui".
Commosso è anche il ricordo di una vicina di casa di Micheal: "Si rideva con lui e si scherzava. Non si può morire così. Il posto di lavoro dovrebbe essere il più sicuro del mondo, invece si va a lavorare e non si sa se si può tornare vivi. Dove sta lo Stato in tutto questo? Sono morte 5 persone, tra cui un ragazzo di 22 anni al primo lavoro che ha avuto. Perché non ci sono i controlli che devono esserci, per di più sulle ferrovie? Le istituzioni stanno in ufficio, quei ragazzi erano sui binari a fare il proprio lavoro".