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I dubbi degli esperti sul vaccino russo anti-Covid: “Registrazione avventata e sconsiderata”

Avventata, sconsiderata e basata su pochi dati: così esperti e ricercatori intervistati dalla rivista Nature valutano la registrazione del vaccino russo anti-Coronavirus, annunciata ieri dal premier Vladimir Putin, il quale ha detto che anche sua figlia ne ha ricevuto una dose. Il ministro della Salute ha fatto sapere intanto che il primo lotto del vaccino è atteso entro due settimane.
A cura di Susanna Picone
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Nella giornata di ieri il presidente Vladimir Putin ha annunciato che la Russia ha registrato il primo vaccino contro il coronavirus nel mondo e ha detto anche che sua figlia ne ha già ricevuto una dose. "Stamattina è stato registrato il vaccino contro il coronavirus per la prima volta al mondo", l'annuncio del presidente in una riunione del governo. "So che il vaccino funziona in modo abbastanza efficace, garantisce un'immunità stabile e, ripeto, ha superato tutti i controlli", ha aggiunto Putin. Il nome scelto per il vaccino anti-Covid è "Sputnik V". Sono tanti però i dubbi su questo vaccino. Già nella giornata di ieri l'Oms ha detto che il vaccino contro il coronavirus sviluppato dalla Russia dovrà essere sottoposto a "rigorosi esami e valutazioni di tutti i dati richiesti sulla sicurezza e l'efficacia" prima di ottenere l'approvazione.

I dubbi degli esperti sul vaccino registrato in Russia

Sulla rivista Nature hanno manifestato i loro dubbi una serie di esperti e ricercatori di tutto il mondo, che valutano la registrazione del vaccino "avventata, sconsiderata e basata su pochi dati". Preoccupa soprattutto la sicurezza poiché non c'è stata una sperimentazione su larga scala. Secondo Francois Balloux, University College di Londra, "è una decisione avventata e incosciente. Fare vaccinazioni di massa con un vaccino non testato adeguatamente non è etico". Per Svetlana Zavidova, capo dell'Associazione delle organizzazioni per gli studi clinici in Russia, è "ridicolo dare l'autorizzazione sulla base di questi dati". Secondo gli esperti sentiti da Nature, inoltre, questa eccessiva fretta della Russia nel registrare il vaccino potrebbe minare gli sforzi globali nello sviluppo di un vaccino di qualità e la fiducia della gente.

Primo lotto del vaccino anti-Covid entro 2 settimane

Il primo lotto del vaccino russo contro il coronavirus è atteso entro due settimane: lo ha annunciato il ministro della Salute Mikhail Murashko, aggiungendo che “non ci sarà nessuna campagna vaccinale forzata, neanche per il personale medico”. Tutti i partecipanti alla terza fase del trial clinico avranno un’assicurazione e dei benefit, ha dichiarato il Gamaleya Institute, che gestisce la sperimentazione.

Il presidente Duterte vuole provare il vaccino

Il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, si è detto disponibile a fare da "cavia" per il vaccino russo. Lo ha annunciato il suo portavoce Harry Roque, sottolineando che il presidente non stava scherzando. Duterte, secondo il portavoce, ha spiegato di avere "enorme fiducia" negli sforzi russi per fermare i contagi. "Sarò il primo a sperimentare" il vaccino, ha detto il presidente, mentre Roque ha sostenuto che a causa della sua età avanzata "può sacrificare la sua vita per il popolo filippino". Manila ha accettato l'offerta della Russia di partecipare ai test clinici e alla produzione. Oggi è in programma un incontro tra le autorità sanitarie filippine ed i rappresentanti della Gemaleya.

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