I dieci portafortuna più famosi del mondo e di cui nessuno può fare a meno
Amuleti, oggetti colorati, statuette e riti. Di portafortuna in tutto il mondo ce ne sono a bizzeffe. Anche se non si crede nella scaramanzia, si finisce spesso col fare affidamento su questo genere di oggetti per invocare la buona sorte. Alzi la mano chi almeno una volta nella sua vita non ha tenuto sul comodino, in tasca o in macchina uno di questi talismani. Non solo cornetti, quadrifogli e ferri di cavallo, a cui si è abituati in Italia: ecco almeno dieci portafortuna tra i più famosi da un angolo all'altro del pianeta e le rispettive storie, che affondano le loro radici talvolta direttamente nella notte dei tempi, perché attrarre la sorte non è una tradizione millenaria solo nostrana. Per la serie "non è vero ma ci credo".
I numeri
Tra i più famosi portafortuna in tutto il mondo ci sono i numeri. Che sia la data della nascita piuttosto che di un evento significativo, molti si affidano a questo tipo di simboli per augurare e augurarsi la buona sorte. Tuttavia, non tutti sanno che è possibile calcolare il proprio numero fortunato in base al nome. Come? Attraverso il cosiddetto metodo della piramide. In poche parole, ad ogni lettera è associato un numero. Questi vengono sommati insieme a coppie ripetendo l'operazione fino a quando la cifra ottenuta non sarà corrispondente al numero fortunato. Una volta ottenuto, si può verificare la veridicità del risultato tentando la fortuna con una delle roulette di StarCasinò per divertirsi e farsi baciare dalla Dea bendata.
Lo scarabeo
Sono stati gli antichi egizi i primi a dare sacralità a questo piccolo insetto che vive sugli escrementi, dal momento che pare assicurasse solo eventi felici ed un costante miglioramento delle facoltà intuitive e spirituali. Veniva considerato il simbolo della resurrezione, e questa tradizione si diffuse in seguito anche tra fenici, cartaginesi, greci, etruschi e, tra i primi cristiani. Indossare o regalare un amuleto o un ciondolo che lo raffiguri significa ancora oggi proteggersi dalle forze del male.
Il dente di alligatore
Di certo, sarà capitato di vederlo al collo di qualche surfista americano o australiano che per cavalcare le alte onde dell'oceano non può affidarsi solo alla bravura e al talento, ma anche ad un pizzico di fortuna. Il dente di alligatore è un altro degli amuleti più noti della buona sorte. Secondo alcune culture, può portare fortuna soprattutto per chi corre un rischio, facendo uno sport estremo, giocando d'azzardo o semplicemente lavorando nel settore finanziario. Rappresentando la forza e il vigore, avrebbe anche la capacità di tenere lontane malattie e sciagure.
La zampa di coniglio
Anche la zampa di coniglio, come la maggior parte dei portafortuna, affonda le sue radici in tempi antichissimi, più precisamente nella cultura Hoodoo, cioè la magia popolare sviluppatasi presso la popolazione afroamericana del Sud degli Stati Uniti. Questo amuleto starebbe a simboleggiare, viste le capacità riproduttive di questi animali, un aiuto nella fertilità. Con il passare dei secoli, l'oggetto è stato associato alla buona sorte e ancora oggi non è raro vedere le zampe di coniglio, ovviamente finte, penzolare dai nostri portachiave.
Gli oggetti triangolari
Che tre sia il numero perfetto è cosa nota, confermata tanto dalla letteratura quanto dalla religione. Pertanto, anche gli oggetti che hanno una forma triangolare vengono considerati tali, rappresentando il circolo della vita, dalla nascita alla morte passando per il periodo della maturità e della crescita. Non è un caso che le famose piramidi egizie abbiano questa forma e che il triangolo sia rappresentato anche sul retro dei dollari americani.
Il ferro di cavallo
Molto diffusa anche in Italia è la credenza che il ferro di cavallo porti fortuna. Secondo un'antica leggenda inglese, risalente intorno all'anno mille, un abate e arcivescovo britannico riuscì a intrappolare il diavolo proprio dentro un ferro di cavallo. Conservarlo vicino la porta d'ingresso di casa servirebbe pertanto a tenere lontane le forze negative e malefiche. Attenzione, però, a come lo si posiziona: con le punte verso l'alto aiuta ad accumulare fortune, verso il basso a coprire di fortuna.
Il corno
Nell'elenco dei portafortuna più famosi del mondo non può mancare l'italianissimo corno. Le origini della credenza su questo oggetto risalgono addirittura al 3500 A.C., quando gli abitanti dei villaggi erano soliti appendere corna di animali fuori dalla porta di casa come simbolo di buon auspicio, potenza e fertilità. Nel medioevo, si diffuse la convinzione che per portare davvero fortuna il cornetto dovesse essere fatto a mano e di colore rosso, oltre a essere "rigido, storto e con la punta" per ottenere davvero l'effetto desiderato.
Gli acchiappasogni
Per i nativi americani, gli acchiappasogni, che oggi vengono utilizzati come decorazioni per le stanze da letto, servivano, come dice il loro nome, a tenere lontani gli incubi. L'origine di questa credenza risale alla storia di Nokomis che osservava tutti i giorni crescere una grande ragnatela in casa, fin quando la nipote non decise di uccidere il ragno che la stava tessendo. La donna spiegò alla bambina che non poteva farlo, perché quella ragnatela serviva a proteggerla e a far entrare solo i sogni belli, attirando anche le energie positive.
Gli occhi del diavolo
Se si viaggia in Medio Oriente, soprattutto tra Turchia e Grecia, non si può tornare a casa senza i famosi occhi del diavolo o occhi di Allah, gli amuleti a forma di occhi di vario colore in genere dipinti sulle perline di braccialetti e orecchini, sui ciondoli delle collane e sui portachiavi. Ultimamente sono in crescita anche i tatuaggi di questo amuleto. Secondo la tradizione di questi paesi, servirebbero a proteggere la persona che lo indossa dall'invidia e dal malocchio.
Le ghiande
Infine, le ghiande, tra i portafortuna più famosi del Nord Europa. Nella cultura vichinga, infatti, è sufficiente posizionare questo frutto sulla finestra per tenere lontani fulmini e altre disgrazie. Secondo un'antica leggenda, nonostante le querce attraggano i fulmini, gli alberi che producono ghiande sono innocui, essendo stati risparmiati dall'ita del dio Thor, che ha creato lampi e tuoni.
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