I detenuti produrranno mascherine in carcere: “400mila pezzi al giorno”
Trecentoventi detenuti di tre carceri italiani, gli istituti di Milano Bollate, Salerno e Rebibbia. al lavoro per produrre 400mila mascherine ogni giorno. Questo il progetto realizzato dal commissario straordinario Domenico Arcuri in collaborazione con il Ministero della Giustizia. La produzione servirà soprattutto a dotare di mascherine i detenuti di tutte le carceri italiane e il personale penitenziario. "È un grande progetto industriale che nasce in un momento di particolare emergenza nazionale nel quale tutti stanno producendo il massimo sforzo per fronteggiare la diffusione del contagio da Covid-19. Grazie alla professionalità di tutti gli operatori dell'Amministrazione Penitenziaria, con la collaborazione del Commissario Straordinario Arcuri, anche i detenuti daranno il loro contributo in questa emergenza", ha spiegato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.
Verranno prodotte dai detenuti 400mila mascherine al giorno
Sui macchinari, che verranno acquistati dal Commissario Straordinario, lavoreranno 40 detenenuti per sei ore e divisi in quattro turni. Ogni macchina produrrà 50mila mascherine al giorno. Oltre alla produzione vera e propria nelle carceri verrà effettuata anche la preparazione del tessuto non tessuto e la sanificazione dei prodotti. "Parte un progetto e ringrazio il ministro Bonafede: ci saranno 8 impianti automatizzati che consentiranno di produrre, nell'arco di 15 giorni, 400mila mascherine al giorno. Sapere che non solo le istituzioni, esercito, le amministrazioni regionali ma anche i detenuti possano dare un contributo a questa guerra ci dara' ancora piu' forza per andare avanti e vincerla presto", ha annunciato oggi il commissario Arcuri durante la sua conferenza stampa.