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Covid 19

I dati del 30 aprile spiegati: ecco perché oggi c’è stato un boom di guariti da Coronavirus

Oggi sono stati effettuati 27mila tamponi su persone già contagiate, e in Emilia-Romagna ci sono stati più di 2000 persone guarite dal Coronavirus: ecco spiegato il boom delle guarigioni. Ma ci sono anche altri dati positivi: pochi contagi, sempre meno decessi. La Fase 2 inizia sotto buoni auspici.
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Record di guariti, pochi casi totali, sempre meno decessi. Il bollettino della Protezione Civile di giovedì 30 aprile relativo all’emergenza Coronavirus in Italia registra 205.463 casi di Covid-19 (+1872 rispetto a ieri), di cui 75.945 guariti (+ 4.693) e 27.967 decessi (+ 285).  Tra gli infetti, 81.708 sono in isolamento domiciliare con pochi sintomi o asintomatici, 18.149 sono ospedalizzati e 1.694 si trovano in terapia intensiva ( -101). Le regioni più colpite dal contagio restano Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. I tamponi effettuati sono in totale 1.979.217 di cui 68.456 solo nelle ultime 24 ore.

“È tutto figlio del numero dei tamponi, soprattutto il numero dei guariti”. Giovanni Forti, 26 anni è studente di Economics all'Università di Pisa e alla Scuola Superiore Sant'Anna. Dal 2018 fa parte della redazione di YouTrend, dove di occupa della parte editoriale, dell'analisi dei dati e della produzione di data visualization e su YouTrend ha scritto diversi articoli sulla pandemia del Covid-19: “Oggi ci sono stati 68mila tamponi, dei quali 27mila per accertare delle guarigioni – spiega Forti a Fanpage.it -. Tantissimi tamponi in assoluto e tantissimi per cercare guariti sono la spiegazione di un boom dei guariti senza precedenti”.

Da dove arrivano i guariti?
Dall’Emilia-Romagna, che da sola fa circa 2500 guariti, tanti quanti ce ne sono stati ieri in tutta Italia. Poi ci sono dati abbastanza buoni anche da altre regioni, ma in linea con quelli dei giorni scorsi. In Lombardia, per dire, abbiamo solo 400 guariti, come ieri.

 

Altra buona notizia: tanti tamponi a cercare nuovi casi, ma pochi casi scoperti…
È vero. E quasi due terzi di quei casi arrivano da Lombardia, Piemonte e Liguria. Le altre regioni hanno dati abbastanza positivi: solo le tre regioni del nord ovest, il Veneto e l’Emilia-Romagna sono sopra i 100 nuovi casi.

Quante sono le regioni a zero casi?
Oggi nessuna. Oggi Umbria, Basilicata e Molise hanno un caso in più. Mentre Abruzzo, Sardegna, Valle d’Aosta e Calabria che sono sotto i dieci casi. Soprattutto speriamo che il dato dell’Abruzzo si confermi nei prossimi giorni.

Quante sono le province a zero casi, invece?
Sono diciotto come ieri. Ma ce ne sono ben quattro del centronord: Udine, Verbano-Cusio Ossola – Livorno – Ascoli Piceno  e scendo più verso sud Terni e Rieti. Diciamo che oggi, dentro i numeri positivi complessivi, c’è un lievissimo peggioramento nelle regioni e nelle province del centro sud.

Le regioni a zero decessi, invece?
Sono ben sei: Sardegna, Campania, Calabria, Valle d’Aosta, Basilicata e Molise. In più, ci sono tredici regioni che hanno meno di dieci decessi e solo sei che ne hanno dieci o più di dieci. Oggi in generale il dato dei decessi è molto positivo, tranne che in Piemonte, dove continuano a esserci più di 60 decessi al giorno. Oggi in Lombardia siamo scesi sotto i 100 decessi al giorno.

Oggi facciamo un bel balzo in avanti con la media mobile settimanale, o no?
In realtà la buona notizia è che siamo in linea col dato molto positivo di ieri. Quindi 800 circa malati in meno rispetto a settimana scorsa, che vuol dire una soglia di zero contagi, continuasse così, entro la fine di maggio.

A proposito di maggio, facciamo qualche pronostico sulla settimana del fatidico 4 maggio?
Nella settimana del 4 di maggio saremo  sotto i duemila casi al giorno per tutta la settimana o quasi, con giorni in cui riusciremo a scendere anche sotto i 1500 casi al giorno. Per quanto riguarda i decessi, possiamo sperare che il calo di 100 unità a settimana prosegua anche durante prossima, andando a lambire i 200 decessi al giorno. Sappiamo anche però che tra due settimane potremo cominciare a scontare i primi effetti della riapertura, sperando non siano troppo negativi.

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Francesco Cancellato è direttore responsabile del giornale online Fanpage.it e membro del board of directors dell'European Journalism Centre. Dal dicembre 2014 al settembre 2019 è stato direttore del quotidiano online Linkiesta.it. È autore di “Fattore G. Perché i tedeschi hanno ragione” (UBE, 2016), “Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l’Italia” (Egea, 2018) e “Il Muro.15 storie dalla fine della guerra fredda” (Egea, 2019). Il suo ultimo libro è "Nel continente nero, la destra alla conquista dell'Europa" (Rizzoli, 2024).
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