La discesa continua, ma rallenta un po’. Secondo i dati diffusi dal bollettino della Protezione Civile, oggi, 22 aprile, il numero dei casi positivi al Coronavirus in Italia è di 187.327 (+3370 rispetto a ieri), di cui 54.543 guariti (+2.943) e 25.085 deceduti (+437 nelle ultime 24 ore). Sono questi i numeri del bollettino di oggi, martedì 21 aprile, dell’emergenza Covid-19 nel nostro Paese. Ancora, sono 81.510 i malati in isolamento domiciliare perché asintomatici o con pochi sintomi, 23.805 invece le persone ospedalizzate e 2.384 quelle ricoverate in terapia intensiva, (con un calo di 87 rispetto a ieri, che conferma il trend decrescente già avviato nei giorni scorsi). I tamponi effettuati sono 1.513.251 ( +63.101 nelle ultime 24 ore). Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna sono le regioni più colpite per numero di contagi da Coronavirus.
“La notizia di oggi è l’ennesimo record di guariti”. Giovanni Forti, 26 anni è studente di Economics all'Università di Pisa e alla Scuola Superiore Sant'Anna. Dal 2018 fa parte della redazione di YouTrend, dove di occupa della parte editoriale, dell'analisi dei dati e della produzione di data visualization e su YouTrend ha scritto diversi articoli sulla pandemia del Covid-19: “La notizia ancora più buona è che non arrivano tutti dalla stessa regione – spiega Giovanni Forti a Fanpage.it -. La Lombardia oggi si ferma a meno di meno di 800 guariti, ma oggi sono arrivate anche le altre regioni: Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto arrivano tutte attorno ai 400 guariti. E questo fa ben sperare per i dati delle prossime settimane”.
Anche tanti positivi, però, oggi…
Sì, ma arrivano sempre dalle stesse due regioni: Lombardia e Piemonte, che assieme fanno 1900 casi in due. La settimana scorsa ci stupivamo che fossero più della metà. Oggi siamo quasi al 60% sui nuovi casi a livello nazionale. E questa se vogliamo è la prima cattiva notizia di oggi.
La seconda?
La seconda è che la discesa torna a rallentare. Ieri e l’altro ieri parlavamo di 700-800 casi in meno rispetto alla settimana precedente. Oggi la media mobile settimanale ci dice che siamo a circa 500 casi in meno rispetto alla scorsa settimana. In pratica, dobbiamo spostare di nuovo l’asticella degli zero contagi a inizio giugno. Ovviamente, ci sono regioni che raggiungeranno questo traguardo molto prima.
Chi si sta avvicinando più di tutti agli zero contagi?
Le regioni piccole e quelle meno colpite: Basilicata, Umbria, Calabria, Molise e Sardegna. Anche le due province autonome del Trentino-Alto Adige hanno dati molto confortanti: sommate fanno meno di 50 casi in due. Poi arrivano le regioni più grandi e più colpite del Sud e quelle del Centro.
Ad esempio?
Ieri dicevamo che la Puglia generalmente ha una brutta giornata alla settimana: quella giornata è oggi, con 108 nuovi positivi. Oggi i casi non sono pochissimi nemmeno in Abruzzo, mentre vanno meglio Campania e Sicilia. Poi arriveranno quelle del centro, ossia Lazio, Toscana e Marche che oggi viaggiano a un ritmo di 50-100 nuovi casi al giorno. Infine toccherà alle grandi regioni del Nord. Certo è che se Piemonte e Lombardia fanno ancora 700-1000 casi al giorno è dura avvenga a breve.
Sono anche due tra le regioni più popolose e industrializzate d’Italia….
La Lombardia e il Piemonte valgono assieme un quarto della popolazione italiana e una percentuale del PIL ancora superiore. Ogni giorno di chiusura di queste due regioni pesa tantissimo sull’economia del Paese. Vedremo cosa succederà dopo il 4 maggio, sempre che a Lombardia e Piemonte sarà concesso di riaprire.
Ci sono stati tanti tamponi, oggi?
63mila oggi, che si sommano ai 52mila di ieri. In totale negli ultimi due giorni ci sono stati 115mila tamponi in più circa. Le persone testate, però, sono aumentate di 72mila. Il 62% di questi tamponi è stato quindi volto a cercare nuovi positivi, mentre il 38% a cercare guarigioni. Come sospettavamo lunedì scorso, stanno aumentando i tamponi dedicati a trovare nuove guarigioni.
Questo vuol dire?
Vuol dire che sono sempre meno le persone che richiedono un tampone per accertare nuove positività, e sempre di più le persone che chiedono un tampone per accertare la guarigione. Un altro piccolo segnale positivo, anche se dobbiamo stare attenti a enfatizzare il rapporto tra casi positivi e tamponi totali effettuati in un giorno. Questo è un dato a cui dobbiamo dare sempre meno peso.