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I Baci Perugina scritti da Siani e Amendola? Era meglio Prevert (ma pure Anonimo)

Cosa succede al cioccolatino più famoso al mondo, simbolo di San Valentino, se smette di essere romantico?
A cura di Redazione
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Da sempre sinonimo dell'amor banale, okay, ma chi non ha mai scartato un Bacio Perugina? La frase contenuta all'interno del cioccolatino più noto al mondo, inutile negarlo, quanto meno incuriosisce (altrimenti ci sarebbero valide alternative dolciarie al suddetto prodotto). Chissà quanti innamorati si sono interrogati su un aforisma particolarmente calzante, su una poesia particolarmente azzeccata in quel momento. Non c'è che dire: è un prodotto, quello della Nestlé, che non conosce crisi. La questione è che via via  è andato peggiorando. Non il cioccolato, ma il fogliettino con la frase. Si è passati da Oscar Wilde, Jacques Prevert, Heinrich Heine e Leo Tzu a Federico Moccia prima e ora addirittura  ad Alessandro Siani, Claudio Amendola, Francesca Neri, Claudia Gerini, Beppe Fiorello, Ficarra e Picone, Benedetta Parodi eccetera.

Per questi ultimi si tratta di una iniziativa a scopo benefico (nata per sostenere "AGIRE", l'Agenzia Italiana Risposta Emergenze). Ma chissà cosa penseranno innamorati, amanti, mariti e mogli scartando con curiosità il bigliettino e trovandosi davanti un'epica frase dell'ex miss Teenager Claudia Gerini, un pensiero romantico della sorellina Parodi, una poetica lirica di "er Monnezza" Amendola. Decisamente, erano meglio i poeti francesi. Anzi: era meglio pure il sempreverde "anonimo".

 
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