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News su migranti e sbarchi in Italia

I 247 migranti a bordo della Ocean Viking sono ancora in attesa di un porto sicuro

La nave di Sos Mediterranee è partita dieci giorni fa da Trapani e ha salvato migranti in condizioni psico-fisiche precarie: molti stavano per essere intossicati dalla benzina.
A cura di Giacomo Andreoli
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Ancora in attesa di sbarcare in un porto sicuro. Si trovano in questa situazione 247 migranti, a bordo della nave umanitaria Ocean Viking di Sos Mediterranee. Sono stati recuperati negli ultimi giorni in cinque operazioni di salvataggio a largo delle coste libiche, dopo la partenza della nave da Trapani lo scorso 9 febbraio. Di questi 228 sono stati portati in salvo in poche ore. Dopo il loro arrivo sulla nave umanitaria, però, lo sbarco in Italia è stato bloccato quattro volte dalle autorità competenti. L'imbarcazione, al momento, è a largo di Portopalo di Capo Passero, in Sicilia.

Come accade spesso, le condizioni a bordo sono difficili. «Diverse persone – fa sapere l'ong – hanno rischiato la vita per fuggire dalla Libia». In particolare una ragazza di 16 anni ha riferito ai volontari di essere fuggita dal suo Paese con la sorella, rimasta però in Sudan. A quel punto è stata sei mesi in prigione in Libia. «Dopo aver visto cosa fanno alle donne e avere sentito le loro urla – ha spiegato la giovane – sono sollevata dal fatto che non sia venuta con me». Anche il racconto di un altro giovane, Amath, di 19 anni, è molto forte. Il ragazzo ha spiegato di essere finito nei centri di detenzione libici dieci volte. Lì ha raccontato di essere stato picchiato violentemente e che le guardie del campo gli hanno sparato a una gamba mentre cercava di scappare. Per questo ha cicatrici e bruciature su tutta la schiena.

I migranti salvati erano intossicati dalla benzina

Sulla nave sono presenti 52 minori non accompagnati, 50 donne e un bambino di soli cinque mesi. Tra i 247 ci sono poi persone di diverse nazionalità, per lo più Etiopia, Siria, Costa d'Avorio, Tunisia, Bangladesh ed Egitto. Solo negli ultimi due giorni, mentre venivano completati i loro salvataggi, un numero quasi uguale di migranti è stato recuperato dalla guardia costiera libica, per essere riportato con tutta probabilità nei centri di detenzione.

Tra l'equipaggio della nave umanitaria c'è del personale della Croce rossa internazionale. Le operazioni di salvataggio sono state complicate: nel secondo dei soccorsi l'equipaggio ha raccontato che nel barcone i migranti non solo erano tantissimi in uno spazio limitato, ma anche intossicati dalla benzina. Sono stati poi trovati uomini e donne con ustioni da carburante, segni di tortura e in ipotermia.

Dallo scorso agosto la nave umanitaria ha salvato in tutto 804 persone, faticando ogni volta per provare ad attraccare a Malta o nel nostro Paese, tra richieste respinte e diversi giorni di attesa prima dell'ok finale da parte delle autorità.

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