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Nuovo soccorso per la Humanity 1: a bordo 185 persone, recuperato un bimbo di 6 mesi morto

La nave umanitaria Humanity 1 ha soccorso nel Mediterraneo ieri cento persone migranti, tra cui diverse donne incinte e dei neonati. Questa mattina ha recuperato in mate altre 85 persone, tra cui un bimbo morto. Alla ong è stato assegnato il porto di Livorno, a tre giorni di navigazione.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: Nella giornata di ieri la nave ong Humanity 1 aveva soccorso nel Mediterraneo cento persone migranti, tra cui diverse donne incinte e dei neonati, che viaggiavano a bordo di due imbarcazioni "sovraffollate e in pericolo": un gommone con a bordo 82 persone e una barca in vetroresina coin 18 persone.

Questa mattina un nuovo intervento in mare per la nave umanitaria: su un barchino con 45 persone a bordo l'equipaggio ha trovato anche il cadavere di un bimbo di circa sei mesi. "Siamo purtroppo arrivati troppo tardi per lui", dicono dall'ong. Nemmeno in questo caso i naufraghi indossavano i giubbotti di salvataggio, il motore era guasto e sull'imbarcazione c'era "puzza di carburante".

Su un secondo barchino, invece, erano in 40 tra cui molti minori non accompagnati. Adesso a bordo della nave umanitaria ci sono complessivamente 185 persone. Per loro le autorità italiane hanno disposto lo sbarco a Livorno. La mamma del piccolo morto, insieme all'altro figlio e alla piccola salma, originari della Guinea Conakry, sono stati evacuati per essere condotti a Lampedusa. Sull'isola, al molo Favarolo, è stata fatta trovare una piccola bara e la salma è stata portata alla camera mortuaria del cimitero di cala Pisana.

"Date le drammatiche circostanze", l'ong ha chiesto "con urgenza l'immediata assegnazione di un porto sicuro più vicino" anche per lo sbarco di tutti gli altri sopravvissuti.

Cosa è successo durante le operazioni di salvataggio della Humanity 1

Secondo quanto ricostruito dalla Sos Humanity, nelle prime ore di questa mattina, la nave ha salvato un totale di 85 persone in pericolo in mare durante due missioni nel Mediterraneo centrale. Il bambino è stato trovato morto. È stata decisa per lui l'evacuazione a Lampedusa su una motovedetta della guardia costiera, insieme alla mamma e al fratellino. Ieri 100 persone erano state salvate in due operazioni distinte. Sulla rotta verso il porto di Livorno, porto sicuro assegnato dalle autorità italiane, l'equipaggio dell'Humanity 1 ha avvistato un'imbarcazione in pericolo vicino a Lampedusa, stamane intorno 5:30.

A bordo 45 migranti senza salvagenti, tra cui donne e minori non accompagnati: qui c'era il bimbo deceduto. Le persone erano partite da Sfax in Tunisia due giorni prima. Un'ora dopo, intorno alle 6.30, l'equipaggio ha incrociato un'altra imbarcazione in pericolo con 40 a bordo, alla deriva in mare aperto, incapace di manovrare e senza attrezzature di salvataggio. Tra le persone salvate numerosi minori non accompagnati, partiti da Sfax. Entrambi i soccorsi sono stati coordinati dal centro italiano di coordinamento dei soccorsi. Attualmente ci sono quindi un totale di 185 sopravvissuti a bordo della Humanity 1, alcuni dei quali "estremamente esausti" e con bruciature di carburante.

Entrambi i soccorsi di ieri, aveva spiegato la ong sui social, erano avvenuti in acque internazionali: i motori delle imbarcazioni si erano fermati e nessuno dei naufraghi aveva giubbotti di salvataggio. "Ancora una volta – aveva scritto l'ong – le autorità italiane hanno senza motivazione assegnato un porto distante per lo sbarco dei sopravvissuti. In questo caso dovremo navigare verso Livorno, circa 1,170 km dal luogo del primo soccorso e questo viaggio durerà tre giorni".

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Intanto proseguono gli sbarchi di migranti a Lampedusa. In 93 sono approdati ieri sull'isola a bordo di tre barchini. A soccorrerli è stata la Guardia di finanza. A bordo dei natanti, partiti dalla Tunisia, c'erano rispettivamente 24, 42 (fra cui 6 minori) e 27 (2 donne e 11 minori) originari di Egitto, Sudan, Siria e Tunisia. Salgono così a 4, nel giro di poche ore, gli approdi sull'isola dove, in precedenza, era arrivato un barcone con 53 persone, tra cui 10 minori.

Il barcone di 10 metri su cui viaggiavano i 53 migranti è stato agganciato dalla motovedetta V836 della Guardia di finanza. I migranti bengalesi, egiziani e siriani hanno riferito di essere salpati da Tajura, in Libia. La barca è stata sequestrata e il gruppo è stato portato all'hotspot di contrada Imbriacola che in precedenza era stato completamente svuotato su disposizione della prefettura di Agrigento.

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