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Hotel Rigopiano: una delle vittime chiese l’evacuazione 7 ore prima della tragedia

Gabriele D’Angelo, cameriere dell’Hotel Rigopiano travolto da una valanga il 18 gennaio del 2017 e morto insieme ad altre 28 persone, inviò una richiesta di evacuazione della struttura al “Posto di coordinamento dei soccorsi” di Penne. La richiesta venne avanzata ben 7 ore prima della valanga che avrebbe poi travolto l’hotel.
A cura di Davide Falcioni
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Gabriele D'Angelo, cameriere dell'Hotel Rigopiano travolto da una valanga il 18 gennaio del 2017, inviò una richiesta di evacuazione della struttura al "Posto di coordinamento" di Penne, istituito dalla Prefettura di Pescara per fronteggiare l'eccezionale ondata di maltempo di quei giorni. Lo si evince dal brogliaccio delle segnalazioni ricevute il giorno della tragedia, svelato dal TgR Abruzzo della Rai che, incrociando testimonianze e gli altri nominativi presenti sul foglio, ha ricostruito come la richiesta di aiuto arrivò intorno alle 10 del mattino, cioè circa sette ore prima che dalla montagna si staccasse la massa di neve uccidendo 29 persone, compreso Gabriele D'Angelo. Quel giorno a Farindola di fronte all'Hotel Rigopiano c'era in muro di oltre due metri di neve: inoltre sempre quel giorno si registrarono quattro forti scosse di terremoto nel giro di poche ore.

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Come ha rilevato la Rai, su un brogliaccio in cui vennero appuntate le richieste di soccorso si legge il nome di Gabriele D'Angelo con la specifica "evacuazione Rigopiano". A coordinare i soccorsi il 18 gennaio 2017 era l’ingegner Luca Verna dei vigili del fuoco, uomo indicato direttamente dall’allora prefetto di Pescara, Francesco Provolo, indagato nell’inchiesta della procura di Pescara. Verna aveva il compito di assicurare “ogni necessaria assistenza alle amministrazioni comunali e alla popolazione, in stretto raccordo con il Centro coordinamento soccorsi di Pescara attivato in mattinata in Prefettura”.

Saranno le indagini coordinate dal procuratore capo Massimiliano Serpi e dal pm Andrea Papalia a stabilire se la richiesta di evacuazione arrivata da Gabriele D'Angelo venne valutata correttamente dai funzionari Posto di coordinamento avanzato di Penne. L'inchiesta verrà chiusa alla fine di novembre. I magistrati stanno vagliando anche, tramite il lavoro del Ris dei carabinieri, il contenuto dello smartphone di Roberto Del Rosso, proprietario dell'Hotel Rigopiano, per capire se nelle ore precedenti alla tragedia avesse avuto contatti con politici o istituzioni chiedendo aiuto per una situazione diventata ormai ingestibile.

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