Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un parrucchiere nostro lettore che ha voluto "replicare" alla storia della ventitreenne che Fanpage.it ha raccontato ieri. Scrive di sentirsi chiamato in causa perché come la donna incontra difficoltà nel trovare un lavoro serio e pagato dignitosamente.
"Per la mia formazione ho speso e continuo a spendere per rimanere sempre aggiornato, mentre le prestazioni ai saloni sembra quasi che le debba rendere a titolo gratuito, visto e considerato gli stipendi proposti non sono proporzionali", spiega, chiedendo di mettere fine allo "sfruttamento" e agevolare le assunzioni giuste con "stipendi degni di un professionista".
La lettera del parrucchiere a Fanpage.it
Voglio rispondere all'articolo della parrucchiera perché mi sento chiamato in causa, perché come lei, ho difficoltà a trovare un lavoro serio e pagato dignitosamente. Dopo aver fatto un corso della durata di 3 anni e aver speso poco più di diecimila euro, aver effettuato la cosiddetta "gavetta" in tanti saloni, ora sono un parrucchiere formato a tutti gli effetti e in grado di eseguire qualsiasi lavoro in salone.
Il problema? Quelle pochissime assunzioni che trovo, mi propongono contratti part time di 24/30 ore ma in realtà lavorandone 40/54 settimanali, per 5 euro all'ora. La motivazione adottata è sempre quella di "troppe tasse, troppe spese".
La realtà dei fatti è che tutto ciò è davvero frustrante, perché per la mia formazione ho speso e continuo a spendere per rimanere sempre aggiornato, mentre le prestazioni ai saloni sembra quasi che le debba rendere a titolo gratuito, visto e considerato gli stipendi proposti non sono proporzionali.
Basta sfruttamento, basta tassazione alle imprese, agevolate le assunzioni giuste e con stipendi degni di un professionista.