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“Ho difficoltà a respirare”: Papa Francesco rinuncia per la seconda domenica a leggere l’omelia

“Ho difficoltà nel respiro” ha annunciato oggi Bergoglio ai fedeli interrompendo la funzione religiosa che celebrava, passando la parola a un collaboratore. Le sofferenze fisiche di Papa Francesco probabilmente dovute alla stessa bronchite da cui è stato colpito nei giorni scorsi e che gli ha imposto alcune limitazioni.
A cura di Antonio Palma
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Papa Francesco in difficoltà e costretto a interrompere l’omelia oggi in Piazza San Pietro durante la messa domenicale in occasione del Giubileo delle Forze armate e di polizia. “Ho difficoltà nel respiro” ha annunciato infatti Bergoglio ai fedeli interrompendo la funzione religiosa che celebrava, passando la parola ai concelebranti per la lettura del testo.

“Adesso mi scuso e chiedo al Maestro di continuare la lettura per difficoltà di respiro” ha spiegato il Pontefice con voce sofferente, passando la parola a un collaboratore che poi ha proseguito nella lettura del testo. Un annuncio accolto con un applauso di incoraggiamento da parte dei tanti fedeli, tra militari e forze dell’ordine presenti oggi in Piazza San Pietro proprio per ascoltare Papa Francesco.

Il testo dell’omelia è stato poi letto all’arcivescovo Diego Giovanni Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie a cui il Pontefice ha passato la parola visibilmente provato. Le sofferenze fisiche di Papa Francesco probabilmente dovute alla stessa bronchite da cui è stato colpito nei giorni scorsi e gli ha imposto alcune limitazioni. Già le udienze venerdì 7 e sabato 8 febbraio infatti si erano tenute a Casa Santa Marta, dove abita, per evitargli inutili spostamenti.

Malanni che avevano fatto pensare a una sua assenza anche oggi domenica 9 febbraio vista la messa in programma in piazza San Pietro e non al chiuso ma il Pontefice ha voluto comunque far vedere la sua presenza. Ancora una volta però ha dovuto rinunciare all’Omelia, un lungo testo che le sue difficoltà respiratorie gli hanno impedito di leggere. Anche se evidentemente affaticato e sofferente, Bergoglio poi ha proseguito la funzione religiosa anche se da seduto.

"Vorrei anche esortarvi a non perdere di vista il fine del vostro servizio e delle vostre azioni: promuovere la vita, salvare la vita, difendere la vita sempre. Vi chiedo per favore di vigilare: vigilare contro la tentazione di coltivare uno spirito di guerra; vigilare per non essere sedotti dal mito della forza e dal rumore delle armi; vigilare per non essere mai contaminati dal veleno della propaganda dell’odio, che divide il mondo in amici da difendere e nemici da combattere” è un passaggio dell’omelia di Papa Francesco per la messa in occasione del Giubileo delle Forze armate che ha scritto ma non potuto leggere oggi. “Siate invece testimoni coraggiosi dell’amore di Dio Padre, che ci vuole fratelli tutti. E, insieme, camminiamo per costruire una nuova era di pace, di giustizia e di fraternità”, conclude l’omelia.

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