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Morte Papa Francesco

“Ho capito che non restava molto tempo”: il Cardinale vicino al Papa racconta le sue ultime ore di vita

Il ricordo degli ultimi istanti di vita Papa Francesco del cardinale Víctor Manuel “Tucho” Fernández, tra i suoi più stretti collaboratori: “Ha avuto un ictus, è stato molto rapido, non si è potuto fare nulla. Questo mondo, che sembra oggi orfano e senza una direzione, ha perso un padre”.
A cura di Ida Artiaco
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Papa Francesco e il cardinale Víctor Manuel "Tucho" Fernández.
Papa Francesco e il cardinale Víctor Manuel "Tucho" Fernández.
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"Ha avuto un ictus, è stato molto rapido, non si è potuto fare nulla". A parlare è il cardinale Víctor Manuel "Tucho" Fernández, ex arcivescovo di La Plata, in Argentina, e uno dei più stretti collaboratori di Papa Francesco. Intervistato dalla radio latinoamericana Cadena 3, ha raccontato gli ultimi istanti di vita del Pontefice, morto la mattina di Pasquetta.

Un decesso che, per quanto le condizioni di salute di Bergoglio fossero precarie dopo il ricovero di oltre un mese al policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale e la convalescenza in corso, è arrivato come un fulmine a ciel sereno.

"Mi sono reso conto che non gli restava molto tempo, ma pensavo che lo avremmo avuto con noi ancora per un po'", ha confessato il cardinale, attualmente prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede e vicino al Santo Padre anche nei suoi ultimi momenti di vita. Ha aggiunto che la morte di Bergoglio è stata improvvisa, anche per l'équipe medica che lo stava assistendo. "Non si è potuto fare nulla", ha ribadito.

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Francesco è morto lunedì di Pasquetta alle 6.30 (ora italiana), dopo essere entrato in coma un'ora prima nella sua residenza a Casa Santa Marta. Il giorno prima aveva cenato senza problemi e gli era stato addirittura concesso un ultimo giro sulla sua jeep personale in Piazza San Pietro. "Pensi che io possa farcela?", sono state alcune delle sue ultime parole pronunciate all'infermiere personale, Massimiliano Strappetti. "Grazie per avermi riportato in piazza", ha aggiunto.

Fernández ha avuto anche l'opportunità di salutare il Santo Padre in privato. "Alle 10 del mattino di lunedì mi hanno permesso di entrare e fargli l'ultimo inchino. Non l'avevano ancora nemmeno vestito", ha ricordato. "Due cose si mescolavano nel mio cuore: un grande rispetto per essere stato di fronte al successore di Pietro e una profonda emozione nel vedere lì Jorge, l’amico, l’uomo che mi ha sempre incoraggiato nei momenti difficili e che non mi ha mai deluso". Per il Cardinale, che parteciperà anche al prossimo conclave per l'elezione del nuovo Papa, "Bergoglio era una figura importantissima. La sua voce è ancora dentro di me, e mi dice: ‘Tucho, sii forte'. Questo mondo, che sembra oggi orfano e senza una direzione, ha perso un padre. Un padre universale".

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