Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di Stefania, una giovane donna che vive al Sud e che, anche se ha un lavoro, è costretta a farsi aiutare dai genitori: "A volte non riesco proprio a vedere la luce in fondo al tunnel, a volte mi chiedo se ne vale la pena fare tutti questi sacrifici, grattare le briciole dal fondo".
"I giovani non vogliono lavorare". Sono una ragazza di 25 anni che ne lavora da 8 e questa frase mi rimbomba nella testa durante le mie 10 ore lavorative giornaliere… Io voglio lavorare, mentre contemporaneamente studio all'università. Lavoro 10 ore al giorno a 4 euro all'ora, sabato, domenica e tutti i festivi sul calendario, benvenuti al Sud, dove non si ha nessun diritto, non si è assicurati per le ore effettive di lavoro, no ferie pagate, no tredicesima, no TFR… Solo tanto lavoro dalle più disparate mansioni, che vanno ben oltre il ruolo per cui si è effettivamente "assunti" per una miseria di stipendio. E nonostante lavoro 10 ore al giorno, non riesco ad arrivare a fine mese, situazione peggiorata negli ultimi tempi grazie agli aumenti che abbiamo visto su luce, gas, carburante e non solo. Lavorando così tanto, ovviamente sono rallentata nei miei studi all'università. Vado avanti con scarse 4 ore di sonno al giorno e sono costretta anche a chiedere i soldi ai miei genitori pensionati. È possibile che questa è l'Italia? È possibile che tutto questo è giusto ? Una ragazza giovane e con la voglia di lavorare come me, cosa deve fare per arrivare a fine mese ? Perché solo questo chiedo. Arrivare dignitosamente a fine mese, è chiedere troppo? A volte non riesco proprio a vedere la luce in fondo al tunnel, a volte mi chiedo se ne vale la pena fare tutti questi sacrifici, grattare le briciole dal fondo.