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Hassan Nourdine, italo marocchino che vince il titolo contro pugile nazista: “Ho vinto due volte”

Hassan Nourdine è un pugile italiano di origine marocchina che fa l’operaio nel turno di notte in una fabbrica di Asti e il destino ha voluto che proprio lui fosse l’avversario di Michele Broili, triestino, ricoperto di tatuaggi nazisti e con la claque che fa il saluto romano durante l’inno di Mameli. Il risultato è stato la vittoria di Hassan, che è diventato campione italiano pesi super piuma: uno schiaffo al razzismo e al nazismo ostentato con tatuaggi in onore delle SS e di altre simbologie naziste.
A cura di Gianluca Orrù
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Il coach di Hassan Nourdine, Davide Greguoldo della palestra Skull Boxe di Asti, si era reso conto che c'era qualcosa che non andava quando Michele Broili, l'altro contendente al titolo italiano di pugilato super piuma, si era presentato al peso, la sera prima dell'incontro, con il petto la schiena e le braccia completamente ricoperte di tatuaggi di evidente matrice nazista.

"Abbiamo cercato di non dare troppo peso alla cosa – racconta coach Greguoldo – ma quando eravamo nella hall dell'albergo un sacco di persone ci hanno incitato chiedendoci di non permettere che la cintura italiana andasse a un personaggio del genere"

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"Ero concentrato sull'incontro – racconta Hassan Nourdine, neo campione – per il quale mi sono allenato tutti i giorni, però mi sono reso conto di aver vinto due volte, la prima il titolo e la seconda contro il razzismo e il nazismo".

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"Quando eravamo all'angolo per l'inno nazionale – racconta Etinosa Oliha, compagno di squadra e anche lui campione italiano di pesi medi di origine nigeriana – ci siamo accorti che alcune persone facevano il saluto romano, mi chiedo come sia possibile nel 2021 avere ancora certe idee"

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"Ci tengo a precisare – spiega Davide Greguoldo – che erano soltanto una decina di persone a fare il saluto nazista e che tutto il palazzetto di Trieste ha fischiato e mostrato il suo scontento per questo comportamento. Il pugilato è uno sport che integra, eccezioni come questa sono più uniche che rare, il sangue e il sudore hanno lo stesso colore a prescindere dalla tua pelle e nella boxe non c'è spazio per ideologie naziste"

Hassan Nourdine, campione operaio, lavora come metalmeccanico in una azienda molto nota del territorio, la Maina Spa, azienda che spesso lo sponsorizza, ha un figlio di appena 13 mesi e una moglie, Fatima, che "lo sopporta" come dice lui. Si allena tutti i giorni e subito dopo essere rientrato da Trieste con la cintura di campione italiano è tornato in fabbrica per  il suo turno di notte.

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