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Arrestato Andrea Alongi: trovato con 114 grammi di hashish. Chi è il testimone del caso Bonsu

Il 29enne parmigiano, reso celebre per una testimonianza strampalata trasmessa da “Un giorno in pretura”, è stato trovato con oltre cento grammi di hashish, piante di marijuana e strumenti per la coltivazione di cannabis in casa. Lui stesso ha pubblicato sulla propria pagina Facebook i documenti relativi al sequestro dei carabinieri.
A cura di Biagio Chiariello
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Andrea Alongi è stato arrestato. 114 grammi di hashish, diverse piante di marijuana, una serra attrezzata per la coltivazione e alcuni strumenti per il confezionamento: è quanto i carabinieri di Parma hanno trovato nella casa del giovane diventato celebre in Rete per la deposizione in tribunale durante il processo per il Caso Bonsu, una brutta storia di un pestaggio a sfondo razziale che ha visto coinvolti alcuni vigili locali e – in veste di testimone – proprio lui. La sua testimonianza, tanto schietta quanto sfrontata, mandata in onda su “Un giorno in Pretura“, aveva trasformato Alongi in una celebrità dei social. Nelle ultime ore, il suo nome è tornato alla ribalta delle cronache.

L'arresto e i documenti del sequestro

Già noto alle forze dell’ordine, il 29enne è stato arrestato e processato per direttissima. I Carabinieri di Parma lo hanno fermato in auto con una “canna”. La successiva perquisizione ha portato al rinvenimento di hashish, piante di marijuana, una lampada alogena calorifera, un ventilatore, un termometro e quant’altro è utile per la coltivazione in serra. È stato lo stesso Andrea Alongi a confermare il tutto pubblicando sulla propria pagina Facebook i documenti relativi al sequestro. E così il 29enne è stato posto ai domiciliari per un anno e sei mesi, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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Chi è Andrea Alongi

Sono passati ormai circa 10 anni da quella deposizione resa al Tribunale di Parma e poi resa pubblica dalla messa in onda della puntata di “Un giorno in Pretura” che lo ha portato agli onori della Rete. Lo scarto tra la formale ritualità del processo penale e l'estrema spontaneità di Alongi (celebre il suo “5 euro, due canne“) lo aveva portato a diventare prima un meme, poi ad essere coinvolto in videoclip musicali (come Dam de Il Pagante) con migliaia di like sui social. Il ragazzo aveva pure creato un canale su Youtube, seguito da quasi 30mila persone, ma ormai fermo da tempo. Tre anni fa aveva rilasciato un’intervista a Wired nella quale raccontava il suo passato e lanciava un monito: “Ora che ho più sale in zucca direi ai miei fratelli: fate tutto il contrario di ciò che ho fatto io”. Una lezione che tuttavia lui stesso sembra non aver fatto propria.

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