Ha insegnato ai suoi studenti come affrontare l’epilessia. La maestra: “Ho solo fatto il mio lavoro”
Ha fatto di tutto per non salire alla ribalta, ma alla fine Elena Cecchini, la maestra della scuola elementare Annika Brandi di Riccione diventata protagonista, la scorsa settimana, di una bella storia di solidarietà, ha dovuto "cedere" ed ha raccontato la sua esperienza e come mai ha deciso di insegnare ai suoi alunni non solo le nozioni previste dal programma, ma anche e soprattutto cosa fare in caso di crisi epilettiche di un loro compagno. "Non cercate eroi, sono solo una maestra che fa il suo lavoro, come le mie colleghe" ha detto a La Repubblica la maestra. In un foglio appeso in classe aveva dato precise indicazioni agli studenti: c’è chi deve prendere il farmaco dal cassetto, chi un cuscino, chi deve chiedere aiuto ad altri insegnanti. E' stata Barbara Forbinini, la madre di Noah, bimba di 9 anni che deve fare i conti con attacchi epilettici, ad accorgersi di quel cartello, fotografarlo e raccontare quella bella storia di educazione alla solidarietà.
Liliana Gagliano, preside dell'istituto, ha definito quelle della maestra Cecchini "buone pratiche". "Per noi è la normalità, un modo di insegnare condiviso nelle classi: così i bambini sono messi nelle condizioni di sperimentare la solidarietà e nel caso di una malattia di non averne paura, di non spaventarsi, di saperla affrontare nel modo giusto. Accogliere tutti è il nostro lavoro, agli alunni sono affidate responsabilità alla loro portata". Elena Cecchini – che fa la maestra da 22 anni – sembra quasi a disagio di fronte a questa situazione: "Non sono l’unica in Italia ad avere queste idee, siamo in tante. Solo che lavoriamo in silenzio. E' solo una buona prassi di vita comunitaria, mi fa piacere se servirà a qualcun altro".