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“Ha detto ‘buonasera’ e poi mi ha colpita: ora ho paura”: parla la 17enne accoltellata dal vicino

Il racconto della giovane di San Vito dei Normanni che è stata accoltellata da un vicino di casa: “A quell’uomo vorrei chiedere perché mi ha dato questa coltellata. Non gli ho mai fatto nulla. Mio padre gli offriva sempre le sigarette e lo aiutava con dei piccoli favori”.
A cura di Susanna Picone
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Le condizioni della ragazza di 17 anni accoltellata nella notte tra sabato e domenica scorsi da un vicino di casa a San Vito dei Normanni, nella provincia di Brindisi, sono in miglioramento ma la paura per quel che le è accaduto non passa. E ancora fatica a capire cosa è successo quella sera, quando un suo vicino di casa 52enne, con problemi di natura psichiatrica, l’ha ferita sull’uscio di casa.

La ragazza, che è stata operata ed è ancora ricoverata nel reparto di chirurgia generale dell’ospedale di Brindisi, ha provato a ricostruire l’accaduto nel corso di una intervista nel programma "Ore 14” di Rai 2.

"Sono contenta per il semplice fatto che la coltellata l'ho presa io e non qualcun altro della famiglia cioè mio padre, mia mamma, mio fratello o mia sorella. Sono contenta che l'ho presa io perché so che sono forte: riesco ad affrontare tutto", le parole della giovane dall’ospedale. Nella stessa struttura in cui lei è ricoverata, c’è anche l’uomo che l’ha ferita, piantonato nel reparto di psichiatria all'ospedale di Brindisi.

"Stavamo seduti a tavola e ho sentito suonare. Pensando che fosse mia sorella con tranquillità – è il suo racconto – sono andata ad aprire la porta". A quel punto si è trovata di fronte l'uomo che, dopo avere detto "buonasera" l'ha colpita all'addome con un coltello. La diciassettenne inizialmente non aveva neppure capito si trattasse di una coltellata.

"Dopo avermi ferita – ha raccontato – è scappato a casa. Lì per lì non avevo capito che si trattava di una coltellata, pensavo che mi avesse iniettato qualcosa e invece poi ho messo la mano sull'addome ed ho visto il sangue". Subito sono scattati i soccorsi. "Ho chiesto aiuto a mamma e a papà che subito hanno chiamato l'ambulanza e i carabinieri per fare in modo di arrestarlo".

"Non riesco a dormire perché rivivo la scena – prosegue il racconto della giovane -. A quell'uomo vorrei chiedere perché mi ha dato questa coltellata. Non gli ho mai fatto nulla. Mio padre gli offriva sempre le sigarette e lo aiutava con dei piccoli favori. Ora se lo avessi davanti agli occhi non avrei neppure il coraggio di parlare perché ho paura".

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