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Ha bisogno urgente di cuore e fegato: trapiantati come un solo blocco con intervento record di 12 ore

L’operazione chirurgica, che ha avuto pieno successo, è stata condotta per la prima volta in Italia all’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino su una paziente 38enne che ora è sveglia, lucida e respira autonomamente.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Una donna di 38 anni malata è stata salvata a Torino con un intervento chirurgico da record che ha visto il trapianto contemporaneo di cuore e fegato insieme come un unico blocco. L’operazione, che ha avuto pieno successo, è stata condotta per la prima volta in Italia nei giorni scorsi presso l'Ospedale Molinette della Città della Salute, centro specializzata per i trapianti, e si è rivelata decisiva.

La paziente sottoposta a intervento, infatti, era malata da molto tempo a causa di una grave cardiopatia congenita le cui conseguenze, col passare degli anni, avevano causato un danno sempre più esteso e grave anche al fegato. La donna quindi aveva bisogno urgente di entrambi gli organi e cosi, quando ci si è trovati di fronte al donatore compatibile, si è deciso di sottoporla a un unico intervento complessivo.

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Come spiegano dall’ospedale del capoluogo piemontese, l’eccezionalità dell'intervento consiste nel fatto che i medici hanno mantenuto la normale connessione del cuore con il fegato, trapiantando il blocco come un solo organo. Si tratta del primo caso assoluto in Italia di trapianto in blocco di cuore-fegato e tra i primi in Europa.

La procedura chirurgica è durata oltre dodici ore ma è riuscita perfettamente e la paziente, che era stata iscritta nella lista nazionale dei trapianti urgenti gestita dal Centro nazionale Trapianti, in collaborazione con il Centro regionale del Piemonte, si sta ora riprendendo. La 38enne è sveglia, lucida e respira autonomamente anche se rimane ricoverata presso la Terapia Intensiva della Cardiochirurgia. Questo tipo di trapianto permette di minimizzare i tempi di sofferenza ischemica degli organi prima di essere trapiantati, offrendo così una migliore ripresa della loro funzione subito dopo il trapianto.

Per rendere possibile l’intervento record, però, è stato necessario l’impegno di una doppia equipe medica, sia a Torino sia nella sede del donatore, in Lombardia, formata in entrambi i casi da cardiochirurghi ed epatochirurghi. L’équipe prelievo cuore e l’équipe prelievo fegato lombarde hanno estratto i due organi, tenendoli uniti e, dopo il trasporto urgente, un’altra doppia équipe a alle Molinette ha provveduto al trapianto nella 38enne eseguendo contemporaneamente i collegamenti vascolari.

“La consolidata collaborazione e coordinazione dei vari programmi di trapianto di organo attivi in Azienda, già abituati ad eseguire trapianti combinati in sequenza, ha permesso di raggiungere questo nuovo ed importante traguardo per una cura sempre più efficace di pazienti gravemente malati"  ha dichiarato il Direttore Generale della Città della Salute di Torino, dottor Giovanni La Valle, concludendo: “Tutto ciò, sempre grazie alla donazione degli organi e del sangue, necessari per eseguire questi straordinari interventi”.

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