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“Ha abusato di un ragazzino in comunità”: condannata 38enne, va in carcere

Arrestata e condotta in carcere per scontare la pena definitiva di 3 anni e 4 mesi per violenza sessuale una donna di Canicattì, ex dipendente di una comunità per minori del Nisseno. La vittima aveva 13 anni.
A cura di Susanna Picone
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È stata arrestata e condotta in carcere, dove dovrà scontare la pena definitiva di 3 anni e 4 mesi per violenza sessuale, una donna di trentotto anni residente a Canicattì, nella provincia di Agrigento.

Si tratta di una ex dipendente di una comunità per minori del Nisseno che è accusata di aver abusato di un ragazzino di tredici anni. A denunciare i fatti è stato proprio il giovane, vittima degli abusi, che si è costituito parte civile al processo.

Stando a quanto raccontato dalla vittima, le violenze della donna nei suoi confronti risalirebbero all'estate del 2016 quando lui aveva appunto tredici anni. Ad assistere il ragazzo è l’avvocato Massimiliano Bellini.

Sempre secondo l’accusa, la donna avrebbe abusato sessualmente di lui con l'aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona che non aveva ancora compiuto 16 anni e di averlo fatto all'interno di un istituto di formazione.

Il ricorso per Cassazione proposto dall’avvocato della trentottenne è stato dichiarato inammissibile per cui la pena adesso è diventata definitiva e la donna va in carcere.

Inoltre la trentottenne è stata condannata a risarcire la parte civile ed è stata dichiarata interdetta dai pubblici uffici per 5 anni e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni altra struttura frequentata prevalentemente da minori.

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