Ha 28 anni l’eroe che ha salvato la bimba caduta dal palazzo: “Chiunque avrebbe fatto come me”
Fanpage.it ha incontrato il ragazzo che ha preso al volo la bambina di quattro anni precipitata dal balcone di casa al secondo piano di una palazzina: "è stata la cosa giusta da fare. Non sono un eroe".
Appassionato d'arte, cinema e cultura, sogna il posto fisso nel settore culturale, lo scorso dicembre ha conseguito la laurea magistrale in scienze dello spettacolo e della produzione multimediale.
Lorenzo Tassoni, 28 anni, è il nuovo eroe della città di Treviso anche se lui stesso ammette, "non mi sento un eroe. Quando l'ho vista appesa al balcone mi sono immediatamente precipitato sotto per cercare di salvarla".
Lavora al palazzo Venier-Manfrin di Venezia come guardasala presso una esposizione attualmente in corso, e il giorno della sfiorata tragedia si trovava a casa per il giorno di riposo.
"Avevo deciso di portare ad aggiustare la gomma della bicicletta, non avrei mai pensato che in seguito sarebbe accaduto quel che è successo". Una bimba di quattro anni stava tranquillamente appostata al balcone di casa sua al secondo piano, fra le mani un tablet: forse un gioco, un cartone animato, fatto sta che il tablet scivola e va oltre l'inferriata del terrazzo. Si schianta a terra sul marciapiede.
"Ho sentito il rumore del tablet che si rompeva sul marciapiede", racconta Lorenzo, "ho subito guardato verso l'alto è c'era una bambina appesa al terrazzo con un braccio solo, che stava per cadere. Sono corso immediatamente lì sotto con le braccia aperte. È scivolata, non riusciva più a tenersi, piangeva tantissimo, avevo il cuore in gola. Sono riuscito a prenderla al volo non so neanche in quale maniera".
Neanche il tempo di realizzare cosa stesse accadendo che la bimba era già fra le sue braccia. Illesa.
Lorenzo ha chiamato l'ambulanza. La bimba è stata immediatamente soccorsa dalla babysitter.
"Quando sono arrivati i genitori, il padre si è prima accertato che la bimba stesse bene e poi mi ha abbracciato fortissimo". Un pomeriggio che senz'ombra di dubbio gli ha cambiato la giornata e pure la settimana. Ora, il sindaco di Treviso Mario Conte lo vuole incontrare per ringraziarlo a nome di tutta la comunità.
"Quella notte non ho dormito", ammette Lorenzo Tassoni, "e ho pianto diverse volte quel giorno. Più ci penso e più credo sia stato tutto surreale. Raccontare mi aiuta a materializzare e a dare un senso a quanto è accaduto. Fortunatamente, stiamo tutti bene".