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Guerra alla sigaretta elettronica: c’è chi la vuole vietare anche in treni, cinema e uffici

Il sindaco di Lomazzo (Como) dichiara off-limits la e-cig negli uffici. Ma al momento non ci sono leggi che equiparino lo “svapo” al tradizionale pacchetto di “bionde”.
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detail-sigaretta elettronica

Da ritrovato cruciale per smettere di fumare a formidabile strumento per scongiurare l'ingestione di catrame nonostante non si abbia intenzione di smettere la dipendenza da nicotina. La sigaretta elettronica per molti fumatori convertiti allo "svapo" è tutto questo. La comunità scientifica è divisa: di certo c'è che per sancire definitivamente quali e quanti siano vantaggi di questo strumento occorreranno anni di ricerche. D'altro canto la potente lobby del tabacco sta facendo la sua parte e il risultato è che ogni tanto sulla e-cig sorgono dubbi. E così un sindaco di un piccolo comune del Comasco, Lomazzo, ha deciso di emanare un'ordinanza che vieta l'utilizzo della cosiddetta tecno sigaretta nei luoghi pubblici. Oggi il Corriere della Sera spiega che anche alcuni importanti aziende come Alitalia e Trenitalia avrebbero deciso, in attesa di normative precise, di equiparare l'utilizzo della sigaretta che emette vapore a quello delle sigarette tradizionali. Per ora, tuttavia, nulla si è mosso. Ma la domanda è d'obbligo: si può fumare o no la sigaretta elettronica nei luoghi pubblici? Cosa dice la legge? Al ministero della Salute allargano le braccia: lo strumento, che ha avuto una impennata esponenziale di vendite a cavallo fra lo scorso anno e gli inizi del 2013 è ancora in una fase di studio da parte degli esperti. E quindi è presto per vietare o concedere qualcosa. Tuttavia qualche giorno fa a Radio 3 Rai, in un programma dedicato proprio alla e-cig, si è parlato anche di questo: si può "svapare" o no, al cinema e in treno? La risposta che Radio 3 ha ottenuto è la seguente:

Attualmente le sigarette elettroniche non sono equiparate ai prodotti del tabacco, ma sono considerate prodotti “a libera vendita” che, considerando la cartuccia della sigaretta  elettronica come contenitore di un preparato, sono soggetti all’applicazione della normativa delle miscele chimiche, ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 attuazione delle direttive  1999745/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, etichettatura ed imballaggio dei preparati pericolosi.

Il Ministro della salute, tuttavia, ha vietato la vendita  ai minori di anni 16 con ordinanze ad hoc del ministro della Salute (la prima del 4 agosto 2011, la  successiva e vigente del 28 settembre 2012) delle sigarette elettroniche contenenti nicotina,  in attesa della definizione "di una regolamentazione complessiva di tali dispositivi elettronici sulla base delle evidenze scientifiche che si renderanno disponibili". È opinione del Consiglio superiore di sanità, che allo stato attuale manchino conoscenze relative alla maggior parte dei sistemi elettronici nonché studi che dimostrino l'effettiva efficacia e sicurezza dei dispositivi nel favorire la cessazione dell'abitudine al fumo. Allo stato attuale, pertanto, tali dispositivi sono esclusi dal divieto di fumo nei luoghi chiusi.

Sull'esperienza della sigaretta elettronica Fanpage.it ospita un blog che racconta l'esperienza di un giornalista-fumatore alle prese con la bionda hi-tech.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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