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Gru caduta a Torino, le ipotesi sulle cause della tragedia: “Il braccio inclinato in modo strano”

Tra le ipotesi del crollo che ha ucciso il 20enne Filippo Falotico, il 54enne Marco Pozzetti e il 52enne Roberto Peretto, il cedimento del suolo o una manovra errata dell’autogru.
A cura di Antonio Palma
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Mentre la città di Torino piange la morte di Marco Pozzetti, Roberto Peretto e Filippo Falotico, i tre operai schiacciati da una gru crollata in strada sabato, si cerca di stabilire le cause che hanno scatenato l’incidente mortale di via Genova. Sul caso è stato aperto un fascicolo di indagine ma tanti sono i fatti da accertare e si tratterà di una inchiesta lunga e complicata che per forza di cose dovrà essere supportata da dati tecnici e perizie. Per consentire rilievi e osservazioni, il tratto di via Genova è stato messo sotto sequestro dall’autorità giudiziaria e ora la zona è transennata e presidiata dalle forze dell'oridne con varchi solo per i residenti. Al vaglio degli inquirenti anche le foto scattate prima della tragedia e le immagini e i video registrati subito dopo i fatti che potrebbero dare indicazioni su quanto avvenuto.

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Le ipotesi sulla caduta della gru a Torino per ora sono diverse. Dalle primissime risultanze sembra che le tre vittime, il 20enne torinese Filippo Falotico e i due operai milanesi Marco Pozzetti, 54enne di Carugate e Roberto Peretto, 52enne di Cassano d'Adda, stessero ancora nella fase di allestimento del cantiere quando si è consumato il dramma. Per motivi tutti da accertare, la struttura alla base della gru sembra abbia ceduto e la gru stessa sia poi crollata contro l’edificio di sei piani. Tra le ipotesi il cedimento del suolo o lo sbilanciamento in seguito a una manovra dell'autogru che trasportava la gru per edilizia. In quella fase infatti una gru mobile stava posizionando il braccio d’acciaio della gru edile che sarebbe servita poi per i lavori di ristrutturazione di un tetto di un condominio. Gli inquirenti sperano che ulteriori elementi possano emergere proprio dal racconto del manovratore di autogru, rimasto ferito nel crollo mentre era seduto al posto di manovra della gru mobile collassata insieme a quella fissa.

"Quel braccio meccanico era inclinato in maniera strana. Sembrava un arcobaleno . Non ho nessuna competenza in materia e probabilmente quello che ho visto non significa niente. Però avevo avuto una brutta sensazione. Meno di 10 minuti dopo mi hanno telefonato per dirmi che era crollato tutto” ha raccontato una giovane residente nella zona riferita al braccio dell’autogru utilizzata per il montaggio della gru edile e su cui erano al lavoro le vittime. Intanto il sindaco di Torino ha annunciato che in occasione dei funerali dei tre operai nel capoluogo piemontese sarà proclamato il lutto cittadino e si disporrà l’esposizione della bandiera civica a mezz’asta nelle sedi comunali.

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