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Grosseto, clamoroso furto al museo: rubato il tesoro di San Mamiliano, vale 300mila euro

Clamoroso colpo al museo di San Mamiliano a Sovana, frazione di Sorano (Grosseto). Una cinquantina di monete d’oro risalenti al V secolo D.C. sono state rubate da ignoti. Le monete, rinvenute nel 2004 durante uno scavo, fanno parte del tesoro di San Mamiliano. Il loro valore si aggira intorno ai 300mila euro.
A cura di Davide Falcioni
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Clamoroso colpo da Lupin al museo di San Mamiliano a Sovana, frazione di Sorano (Grosseto). Una cinquantina di monete d'oro risalenti al V secolo D.C. sono state rubate da ignoti. Le monete, rinvenute nel 2004 durante uno scavo, fanno parte del tesoro di San Mamiliano. Sull'episodio indagano i carabinieri del nucleo investigativo di Grosseto. Il valore delle monete si aggira intorno ai 300mila euro. "Siamo sconcertati e addolorati per il furto di monete d'oro di epoca romana dal Museo di San Mamiliano di Sovana che fa parte della nostra rete Musei di Maremma. Si tratta di una perdita artistica e culturale di enorme portata non solo per la Maremma ma per tutta la Toscana", ha dichiarato Irene Lauretti, presidente della Rete Musei di Maremma, commentando il colpo messo a segno dai malviventi. "Il mio augurio è che le indagini delle forze dell'ordine portino presto – ha concluso – all'individuazione dei colpevoli di questo vero e proprio atto criminale ai danni del nostro patrimonio artistico".

Il furto, con le vetrine razziate, è stato scoperto stamattina, alla riapertura del museo comunale che fa parte del Parco archeologico della Città del Tufo in Maremma. Il colpo in realtà sarebbe stato messo a segno tra domenica scorsa, 3 novembre, ultimo giorno di apertura, e la notte scorsa. Il museo, con l'orario invernale, apre, infatti, solo nel weekend. Secondo i carabinieri (al sopralluogo è intervenuto anche il nucleo specializzato dell'Arma di tutela del patrimonio del patrimonio culturale), a commettere il furto sono stati ladri professionisti, che avrebbero pianificato in ogni dettaglio il colpo. Una volta entrati nel museo sono riusciti a disattivare il sistema d'allarme che è collegato con la caserma dei carabinieri e poi hanno messo fuori servizio il doppio sistema interno di videosorveglianza, rubando il dispositivo che contiene la ‘memoria' che registra i filmati.

Entrati nel museo (sotto si trovano le antiche terme), i ladri hanno cercato di sfondare i vetri blindati delle bacheche in cui erano custodite le monete ma non sono riusciti a farlo. hanno quindi forzato le serrature delle bacheche riuscendo ad alzare i vetri e a razziare le monete. Il fatto che 18 monete su 83 sono rimaste nelle bacheche sarebbe la dimostrazione delle difficoltà incontrate dai malviventi durante il colpo. Ad accorgersi del maxi furto è stato stamattina uno dei custodi del museo, gestito da una cooperativa di servizi culturali, che ha dato l'allarme.

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