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Grossa cisti ovarica le complica la gravidanza: salvata con operazione di successo all’ospedale di Monopoli

L’intervento, riuscito con tecnica laparoscopica, è stato eseguito dall’équipe di Ostetricia e Ginecologia sulla paziente che era alla tredicesima settimana di gravidanza.
A cura di Giovanni Turi
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Esportata una cisti ovarica che si stava ingrossando all'ospedale San Martino di Monopoli (Bari)
Esportata una cisti ovarica che si stava ingrossando all'ospedale San Martino di Monopoli (Bari)

Una cisti ovarica si stava ingrossando, provocando dolori e complicazioni nel corso della gravidanza. Al punto che è stato considerato necessario l'intervento chirurgico. Con un'operazione in laparoscopia eseguita con successo, è stata così rimossa la massa permettendo il prosieguo della gestazione con maggiore serenità.

A incaricarsene è stata l'équipe di specialisti del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale San Giacomo di Monopoli, in provincia di Bari. L'ingrossatura progressiva e la torsione dell'ovaio si stavano rivelando una brutta grana per la donna, incinta alla tredicesima settimana. Ecco perché i medici hanno reputato di doverla rimuovere.

A operare sono stati Luca Guastamacchia, assistito da Francesco Secundo, sotto il coordinamento della direttrice facente funzione Mariarosa Giangrande, la supervisione del direttore di Anestesia e Rianimazione Nicola D’Onghia e l’assistenza in sala operatoria dall’anestesista dr.ssa Lucianna Addante.

Durante una gravidanza, soprattutto nelle prime 14 o 16 settimane, le cisti ovariche benigne sono frequenti. Solitamente si risolvono in maniera spontanea e senza problemi per la gestante e il futuro nascituro. Nel caso di sintomi dolorosi e complicanze, l'intervento chirurgico diventa una necessità per il benessere di entrambi.

L'asportazione avviene principalmente attraverso la tecnica laparoscopica, in modo da contenere rischi di infezione dopo la rottura e riposizionare in asse l'ovaio affetto da torsione ovarica. Anche perché, altrimenti, si potrebbe bloccare i flusso sanguigno alle ovaie.

Prima di arrivare all'operazione, l’équipe dell'ospedale San Giacomo di Monopoli aveva valutato tutte le opzioni possibili. In particolare, era stata considerata la crescita costante di volume della cisti nelle settimane. Una condizione sintomo della sua posizione sul peduncolo ovarico che stava influenzando in negativo la gravidanza. Per cui è stata decisa la modalità dell'espletamento del parto. Dieci giorni dopo l'intervento, la donna adesso è in ottima salute.

Nell'agosto del 2021, il Policlinico di Bari ha svolto la rimozione chirurgica di una cisti ovarica record di oltre 30 chili su una donna 58enne affetta da obesità e da broncopatia cronica. Un intervento durato più di sei ore per eliminare una formazione che era cresciuta sulla pareti dell'ovaio fino a raggiungere un diametro di 47 centimetri e contenere circa 27 litri di liquidi. La paziente ne era uscita bene. "Abbiamo prima dovuto svuotare la cisti – aveva raccontato il professor Luca Maria Schonauder, specialista in Ginecologia, che aveva svolto l'operazione – che, per le grandi dimensioni, non era manipolabile e successivamente scollarla dal peritoneo".

Stando al Programma Nazionale Esiti dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), sviluppato su mandato del ministero della Salute, l'ospedale San Martino di Monopoli conta un 99,45% di interventi eseguiti entro le 48 ore nel trattamento delle fratture al femore, attestandosi nelle prime posizioni a livello nazionale sul fronte dell'ortopedia.

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