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Green Hill: il 23 giugno il processo contro l’allevamento lager di beagle

L’allevamento lager di Montichiari (Brescia) venne sequestrato il 17 luglio 2012: i tremila cani beagle destinati alla sperimentazione sono stati dati in affido in tutta Italia. Al processo Lav e Legambiente si costituiranno parte civile.
A cura di S. P.
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I cani dell’allevamento di Montichiari (Brescia) che la scorsa estate erano stati affidati a centinaia di famiglie restano sotto sequestro preventivo. Lo ha confermato il Tribunale del Riesame di Brescia. Lav: “Nuova positiva tappa della vicenda giudiziaria”.

 Il prossimo 23 giugno sarà il giorno della prima udienza del processo contro Green Hill, la società che gestiva il celebre allevamento di beagle a Montichiari (Brescia) sequestrato il 17 luglio del 2012. A riferire la data della prima udienza del processo contro l’allevamento lager è Legambiente ricordando che la vicenda era cominciata con un esposto della stessa associazione, nel 2012, per presunti maltrattamenti ai cani. Poi nel corso dell’estate vi era stato il sequestro ordinato dalla Procura della Repubblica di Brescia delle strutture e di tutti i cani che si trovavano nell’allevamento. Nell’estate del 2012 circa tremila beagle sono stati “salvati” da Green Hill da Legambiente e dalla Lav per poi essere affidati alle famiglie che ne hanno fatto richiesta in tutta Italia. Affidi che poi si sono trasformati in adozioni definitive.

“Allevamento provocava palesi sofferenze agli animali” – I cani che si trovavano nell’allevamento di Montichiari erano destinati alla sperimentazione animale nei centri di ricerca e nelle università italiane ed estere. Al processo le due associazioni, Lav e Legambiente, si costituiranno parte civile: “Con l'inizio del dibattimento si entrerà nel vivo della battaglia legale contro una gestione dell'allevamento che provocava palesi sofferenze agli animali e, in molti casi, ne procurava la morte”, rende noto l’associazione animalista.

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