Green Hill, canile lager: lettera con proiettile all’Asl e al comune

Prende pieghe violente la protesta per la chiusura di Green Hill, il canile in cui 2500 cani beagle sono destinati alla vivisezione. Diverse buste contenenti una pallottola sono state inviate al comandante della polizia di Montichiari, nel bresciano, al distretto sanitario dell’Asl e al comune: tutte portano la firma ‘Oipa', per incitare la chiusura del canile lager Green Hill. Ovviamente l’autografo risulta falso, l’organizzazione internazionale per la protezione degli animali si dissocia dal gesto, e si pensa all’azione di un singolo attivista, o ad un sabotatore della protesta, che si è sempre svolta in modo pacifico. Il sindaco di Montichiari, Elena Zanola, ha chiesto l’intervento urgente del ministro dell’Interno Cancellieri.

Intimidazioni a Montichiari

La protesta degli animalisti va avanti da mesi, con manifestazioni nazionali, presidi sotto il municipio ed una vasta eco mediatica: vogliono la chiusura di Green Hill, il canile lager dove 2500 beagle sono destinati alla vivisezione. Gli enti locali hanno sporto denuncia dopo che il comune di Montichiari, l’Asl del paese e il comandante della polizia hanno ricevuto tre buste contenenti pallottole ed un messaggio intimidatorio in cui si chiedeva la chiusura del canile, firmato ‘Oipa'. L’organizzazione si dissocia, e si indaga sull’autore del gesto: si pensa ad un singolo facinoroso attivista, o, addirittura, ad un sabotatore che vuole macchiare di fango la protesta pacifica. Lo stesso servizio veterinario Asl di Brescia, comunque, aveva già contestato sanzioni al canile, provvedimenti che non avrebbero mai portato, però alla chiusura dello stabilimento. Per la causa è intervenuto anche l’ex ministro del Turismo Michela Brambilla, che ha depositato una proposta di legge in parlamento per vietare la vivisezione sugli animali domestici in Italia.