Gratteri nel mirino della ‘ndrangheta: scorta potenziata, viaggerà su due suv blindati
Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri continua ad essere nel mirino delle ‘ndrangheta, che avrebbe preparato nei suoi confronti un attentato in grande stile. L'allarme è stato ritenuto credibile dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato in prefettura a Catanzaro, che ha immediatamente potenziato il dispositivo di protezione – scorta, dotazioni, sorveglianza – attorno al magistrato.
Le contromisure sono scattate nel giro di pochi giorni: già da ieri mattina Gratteri, da 30 anni sotto scorta e in prima linea nella lotta contro i clan della ‘ndrangheta calabrese, è sottoposto al livello di tutela massima previsto dallo Stato italiano. I suoi spostamenti sono stati ridotti ai minimi termini, numerosi appuntamenti sono stati annullati e – almeno fino a quando l'allarme non rientrerà – il magistrato dovrà viaggiare con due suv corazzati, ognuno dei quali vedrà la presenza di tre uomini di scorta. Lo scorso 18 gennaio, durante la manifestazione organizzata davanti alla Procura proprio per esprimere solidarietà a Gratteri, le misure di sicurezza erano già ai massimi livelli, con cecchini sui tetti pronti a intervenire e elicotteri in cielo a sorvegliare l'area.
L'allarme sarebbe scattato quando gli inquirenti hanno appreso di un piano per attentare la vita del magistrato e degli uomini della sua scorta preparato da alcuni clan, che avrebbero assoldato alcuni sicari procurando loro armi da guerra "ad alto potenziale". Le tempistiche dell'attentato non sono note, né lo sono altri importanti dettagli sulle modalità, ma nel dubbio la minaccia è stata giudicata credibile e il comitato per l'ordine e la sicurezza ha deciso di elevare le misure di protezione ai massimi livelli: oltre a due fuoristrada blindati sono state blindate le finestre dell'ufficio del procuratore, che affaccia su Piazza Falcone e Borsellino di Catanzaro.