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Gran Sasso, precipita durante una scalata sul Corno Piccolo: muore un alpinista romano

Un alpinista che stava scalando la Via Mirka in cordata con un compagno è precipitato per ragioni al momento ignote ed è morto. I due erano romani.
A cura di Davide Falcioni
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immagine di repertorio
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Ancora un incidente in montagna, questa volta sul Corno Piccolo del Gran Sasso dove un alpinista che stava scalando la Via Mirka in cordata con un compagno è precipitato per ragioni al momento ignote ed è morto. L'uomo, di origini romane, dopo la caduta è rimasto incastrato in una nicchia della parete sottostante e in un primo momento il compagno di scalata credeva stesse bene.

Subito il secondo di cordata ha comunque allertato il 118 ed è scattato il protocollo dei soccorsi in montagna: è stato attivato il Soccorso Alpino e Speleologico, che è partito con l’elisoccorso: un tecnico ha recuperato l’alpinista illeso, mentre un altro ha constatato il decesso del compagno.

Nel 2022 504 morti in montagna

Nei mesi scorsi il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha reso noto il rapporto dell’attività di soccorso riferita al 2022. In sensibile rialzo è il dato dei decessi avvenuti in ambiente montano, +13,5% rispetto all’anno precedente per un totale di 504 vittime. In aumento anche le missioni di soccorso, +9,8% per un totale di 10.367. Le persone soccorse sono state 10.125 e quelle ferite 5.823.

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che sul territorio nazionale opera con 7.000 operatori altamente specializzati, effettua soccorsi tecnici e sanitari in ambiente montano, in grotta e in ambienti impervi.Tra i fattori che portano a richiedere l’intervento, caduta/scivolata (45,9% degli interventi), incapacità durante l’attività svolta (26,3%) e malore (13,7%). Solo il 3,7% sono stati i soccorsi dovuti al maltempo.

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