Gli zii di Eitan: “Abbiamo fiducia nella giustizia italiana, le indagini saranno svolte al meglio”
"Abbiamo grande fiducia nella giustizia italiana, siamo certi che le indagini saranno svolte al meglio. Noi faremo tutto ciò che è in nostro potere per avere giustizia". A dirlo Gali Peleg e suo marito Ron, zii di Eitan, il bambino di cinque anni unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone di domenica 23 maggio. "Non l'abbiamo ancora visto. Non possiamo entrare in ospedale a causa delle disposizioni anti-contagio. Inoltre i medici hanno consigliato di non fargli incontrare troppe persone per evitargli un ulteriore shock", hanno detto gli zii del bimbo in una breve intervista rilasciata al Corriere della Sera. A prendersi cura del piccolo sono in questi giorni la nonna paterna e il nonno materno: "Siamo qui per dare forza al bambino e per stare vicino a mio papà, che dal giorno dell'incidente è con lui in ospedale" spiega Gali.
Due giorni fa Eitan è stato dimesso dal reparto di rianimazione e trasferito in un normale reparto di degenza pediatrica dell'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato da quando è stato tratto in salvo subito essere stato estratto dalla lamiere accartocciate della cabina della funivia crollata. Il trasferimento è avvenuto nel primo pomeriggio di martedì primo giugno. La decisione era arrivata ieri dopo che i medici che lo tengono in cura hanno sciolto la sua prognosi dichiarandolo fuori pericolo. Il bimbo sta reagendo positivamente alle terapie: "È in costante miglioramento sia dal punto di vista del trauma toracico sia dal punto di vista del trauma addominale", hanno riferito i pediatri dell'ospedale torinese. Quando era stato trovato dai soccorritori tra i resti della cabina le sue condizioni erano gravissime tanto che i medici avevano dovuto sottoporlo a coma farmacologico; dopo il risveglio, tuttavia, Eitan ha mostrato una forza e determinazione che in pochi giorni lo hanno portato a lasciare il reparto di area critica.